Menu

Assemblea Generale 2020, ordinaria ma “eccezionale”

10.11.2020

“È la prima volta nella storia che la nostra assemblea si svolge per via telematica. A quest’ora – ha affermato il Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro Maurizio Sella, rivolgendosi ai 94 Cavalieri del Lavoro collegati da ogni parte del Paese – avremmo dovuto essere di presenza a Palazzo Colonna, a Roma, per poterci presentare l’indomani al Presidente della Repubblica ma, come sapete, la cerimonia è stata rinviata”. Una scelta importante e condivisa. “Invierò un messaggio al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per ringraziarlo sia per aver scelto di nominare i nuovi Cavalieri del Lavoro, nonostante a fine maggio fossimo ancora in lockdown, sia per il rinvio della solenne cerimonia in Quirinale a un momento migliore. Stiamo vivendo tutti una situazione sanitaria difficile, bisogna dirlo e far sentire tutta la nostra vicinanza a Mattarella”.

LINEE GUIDA 2020: IL PROGETTO DIVENTA PIANO
“Sarà una presidenza all’insegna della collegialità”. Lo aveva annunciato nel corso dell’Assemblea elettiva del 22 ottobre 2019 e così è stato. Il Consiglio Direttivo si è riunito otto volte e tre volte il Comitato di Presidenza e da quei consessi “è sempre arrivato un grande contributo di pensiero, di suggerimenti e di riflessione”, grazie ai quali le linee guida condivise per il biennio 2020-2022 si sono trasformate in un operativo “piano di attività”.
È stato istituito il 25 giugno 2020 un Comitato Scientifico della Federazione, composto da Ferruccio de Bortoli, Enrico Giovannini e Cesare Valli che sarà allargato a breve ad altri esperti di alto livello. Senza alcun onere per la Federazione, il Comitato ha il compito, fra l’altro, di approfondire temi ritenuti prioritari dai Cavalieri del Lavoro per lo sviluppo economico, sociale e imprenditoriale del Paese. Numerosi gli spunti emersi dal primo incontro tra i componenti del Comitato Scientifico e il Consiglio Direttivo, svoltosi in videoconferenza lo scorso 29 settembre 2020: de Bortoli ha richiamato le responsabilità morali dei ceti dirigenti e l’esigenza che i Cavalieri del Lavoro concentrino la loro attenzione sulla portata straordinaria dei fondi europei, occasione irripetibile per una stagione di riforme e di modernizzazione del Paese; Giovannini ha evidenziato come le linee guida per il Piano di Ripresa e Resilienza, messe a punto dalla Commissione Europea, rappresentino per l’Italia un salto di qualità nella governance del Paese e nel fare politiche pubbliche, sottolineando come i progetti debbano indicare non solo come essere attuati, ma valutati ex ante, monitorati e valutati ex post; Valli ha infine illustrato lo scenario politico ed economico internazionale sia pre-Covid che attuale con particolare riferimento ad Europa, Stati Uniti, Cina e Russia, sottolineando come il vecchio multilateralismo si stia trasformando in un progressivo bilateralismo.

EVENTI, RAFFORZARE GLI STRUMENTI DIGITALI
“Il lockdown ci ha impedito di compiere le nostre azioni programmate sul territorio, a cominciare dal Convegno Nazionale di Bologna, inizialmente previsto per il mese di giugno 2020 che abbiamo rinviato al settembre 2021. Come emerso anche in sede di Consiglio Direttivo, insieme a Lorenzo Sassoli de Bianchi, definiremo nei prossimi mesi il tema della manifestazione anche alla luce dell’evoluzione dello scenario sanitario ed economico sia italiano sia europeo”. Il 2021 sarà un anno particolarmente significativo anche per una duplice ricorrenza: i 120 anni dell’Ordine al Merito del Lavoro e i 50 anni del Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani”. “Nel perdurare della situazione di incertezza e di impossibilità di presenza personale – ha specificato Maurizio Sella – rafforzeremo senz’altro l’utilizzo di piattaforme digitali, utili a creare comunque un confronto, favorire stimoli e occasioni di crescita”.

ECONOMIA: SEGNALI DI RIPRESA
“Da più parti mi si chiede di esprimere un’opinione sulla difficile fase che stiamo attraversando. Ecco un rapido affresco sugli aspetti che ritengo più rilevanti”.
“La ripresa dei contagi da coronavirus è superiore al previsto eppure dal punto di vista economico, per ora, le risposte non sono del tutto negative. Anzi, arrivano anche dati positivi”. “Come evidenziato dalla Banca d’Italia – ha ricordato il Presidente – dopo la forte caduta connessa al lockdown, l’economia globale ha segnato una ripresa, a cominciare dalla Cina e dalla Corea. Anche l’attività economica dell’area dell’euro è tornata a crescere, senza raggiungere ancora i livelli precedenti l’emergenza sanitaria, in linea con lo scenario di graduale ripresa delineato in giugno. In particolare, per quel che riguarda l’Italia, sono significativi i dati del terzo trimestre secondo cui il nostro Paese ha fatto registrare una ripresa della produzione industriale superiore a Francia e Spagna”. “C’è un diffuso e comprensibile aumento sia del risparmio precauzionale, sia di quello legato al progressivo venir meno di occasioni di spesa, e si registra in Italia ancora un’inflazione su valori negativi, anche se il rischio di una prolungata deflazione è ridotto grazie alle decisioni di politica monetaria e alla grande massa di liquidità inserita nel sistema economico”. “Da giugno si è riavviata anche la domanda di titoli italiani da parte di non residenti, favorita dalle azioni di sostegno di politica monetaria e dalle aspettative suscitate dal raggiungimento dell’accordo sullo strumento Next Generation EU ora soprattutto subordinato all’approvazione dei singoli Parlamenti dell’Unione”.
Quanto agli aspetti legati alla seconda ondata della pandemia, il Presidente ha ricordato l’esponenzialità della crescita dei casi a fronte, tuttavia, di una più bassa mortalità. “Cosa dovrà essere fatto? Se il trend continuerà in questo modo, andranno prese ulteriori iniziative di restrizione seguendo criteri di differenziazione di carattere locale, sperando che non chiudano nuovamente né le imprese, né le scuole”.

IL PROGETTO “BASE DATI”
È in dirittura di arrivo la prima annualità del progetto “Base Dati”, analisi promossa dalla Federazione su un data base di circa 400 aziende di Cavalieri del Lavoro (campione delle aziende attive guidate da Cavalieri del Lavoro), allo scopo di evidenziare il loro ruolo e la loro capacità di traino dell’economia produttiva del Paese. L’iniziativa, condotta in collaborazione con il Gruppo Crif, porterà entro l’anno all’elaborazione di un primo report che consentirà una comparazione con i dati più generali di performance. “I dati che sono pervenuti finora sono più che incoraggianti”. Così come lo sono quelli emersi dalle aziende dei Cavalieri del Lavoro nominati negli ultimi tre anni, su cui è stato effettuato uno specifico approfondimento.
“L’analisi su questo campione più ristretto evidenzia come le società dei Cavalieri del Lavoro nominati nel 2018, 2019, 2020 mostrino, su base mediana, performance sia operative che finanziarie migliori rispetto all’intera popolazione delle imprese”. In particolare, con riferimento alle performance operative, le aziende dei Cavalieri del Lavoro nominati negli ultimi tre anni hanno registrato, nei quattro anni precedenti la nomina, tassi di crescita del fatturato superiori alla mediana nazionale con uno distacco medio di circa il + 3,8%, beneficiando, tra gli altri fattori, di una struttura aziendale, sia in termini dimensionali che di governance, generalmente più solida rispetto alla media delle aziende italiane, nonché di una consolidata propensione all’export. Sotto il profilo della liquidità l’analisi evidenzia come le aziende dei Cavalieri del Lavoro nominati nell’ultimo triennio presentino in media disponibilità di cassa sufficienti alla quasi completa copertura degli impegni finanziari in scadenza nel breve termine. “Questi dati dimostrano, ancora una volta, che quei Cavalieri del Lavoro sono stati ben scelti e che i criteri rigorosissimi adottati per la selezione delle candidature hanno ragione di essere tali”.

IL PROGETTO “ETICA DEGLI AFFARI”
Accanto a questa analisi la Federazione ne ha avviata un’altra su “Etica degli affari, trasparenza e contrasto alla corruzione”. L’indagine è stata realizzata da Fondazione Etica, specializzata in attività di ricerca ed elaborazione di analisi sui temi della trasparenza, dell’anticorruzione nonché della sostenibilità, e ha utilizzato informazioni tratte dai siti internet delle aziende dei Cavalieri del Lavoro, oltre che dai principali motori di ricerca. I dati raccolti nell’ambito dei due filoni dell’Etica e Trasparenza negli affari nonché della Responsabilità Sociale saranno pronti entro la fine dell’anno. Anche in questo caso, il Presidente ha potuto anticipare segnali assai positivi: “Oggi con un tratto di soddisfazione, possiamo anticipare che dalle prime rilevazioni per quanto riguarda la trasparenza e l’anticorruzione, oltre i due terzi delle aziende dei Cavalieri del Lavoro pratica forti principi attivi e iniziative specifiche”.

LA RASSEGNA STAMPA
Al fine di promuovere una maggiore conoscenza tra gli Associati sulle attività delle loro aziende o sulle iniziative da loro sviluppate, è stata avviata da maggio una rassegna quotidiana delle evidenze stampa che riguardano i Cavalieri del Lavoro, indipendentemente dalla citazione esplicita dell’Onorificenza. La rassegna, che viene inviata a tutti gli associati ogni mattina, ha registrato dal maggio scorso una crescita nella media di lettura da parte dei destinatari che dall’iniziale 34% è aumentata fino a circa il 50%, ultimo dato rilevato nel mese di ottobre.

IL PROGETTO ARCHIVIO STORICO
Per quanto riguarda l’archivio storico è in corso la digitalizzazione del materiale delle 2.902 cartelle dei Cavalieri del Lavoro in esso conservate. I materiali digitalizzati saranno disponibili online a partire dalla metà del prossimo anno. “Parallelamente abbiamo avviato la redazione di note storiche di contestualizzazione dei profili biografici dei Cavalieri del Lavoro insigniti nei primi anni di istituzione dell’Ordine al Merito del Lavoro”.

COMMISSIONE PER LE MODIFICHE DELLO STATUTO
In occasione della propria elezione il Presidente ricorda che aveva proposto la nomina, poi approvata dall’Assemblea, del past president Antonio D’Amato a Presidente onorario della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. “Siccome lo statuto non lo prevede – come era stato indicato da Maurizio Sella – è opportuno istituire una Commissione per esaminare questa e altre eventuali modifiche dello statuto”. La commissione sarà composta dal Comitato di presidenza integrata dal Presidente emerito Alfredo Diana. Tra le modifiche da discutere, c’è anche quella relativa alla possibilità di riconoscere le Fondazioni dei Cavalieri del Lavoro come soci aggregati. Si tratta spesso di Fondazioni create da soci scomparsi “che conservano l’imprinting, l’etica e i valori dei Cavalieri del Lavoro e che potrebbero così continuare a partecipare alla nostra vita associativa”.

APPROVAZIONE DEL BILANCIO
Illustrato dal Tesoriere Cesare Puccioni, è stato approvato all’unanimità il bilancio 2019, che ha chiuso con un avanzo di 3mila euro. “Grazie Cesare per la tua trasparente e puntuale illustrazione”, ha commentato Sella nel rinnovare il suo apprezzamento all’intera struttura della Federazione coinvolta nella compilazione del bilancio.

LE ATTIVITÀ FORMATIVE E IL COLLEGIO UNIVERSITARIO “LAMARO POZZANI”
Ultimo ma non meno importante, il capitolo formazione. Per il Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani” è “allo studio un nuovo corso di formazione, centrato sull’attrattività dell’imprenditorialità, da intitolare alla memoria di Gaetano e Pietro Marzotto, anche in relazione al generoso contributo disposto dagli eredi diretti del nostro collega Pietro”. Il Collegio sarà inoltre oggetto di una specifica ricerca orientata sui Laureati, con l’obiettivo di rilevare i loro percorsi professionali e, in particolare, quelli di successo.
Sella ha infine ricordato l’ipotesi, formulata dal professor Giovannini, di istituire un Premio corrisposto dai Cavalieri del Lavoro rivolto a giovani imprenditori, al di sotto dei 33 anni, che abbiano creato imprese di grande successo che siano in grado di competere sui mercati internazionali anche attraverso investimenti centrati su innovazione, sostenibilità e sul capitale umano.

GLI INTERVENTI
Proprio su questi temi, sulla formazione degli Allievi del Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani” così come su eventuali nuovi riconoscimenti da destinare ai migliori testimoni del merito e dell’impegno delle nuove generazioni, c’è stata un’ampia partecipazione da parte dei Cavalieri del Lavoro che, anche se da remoto, hanno mostrato un’immediata disponibilità a promuovere iniziative per favorire l’inserimento dei giovani nelle proprie aziende e, più in generale, per trasmettere nel Paese un concreto segnale di fiducia. Sono intervenuti in questo senso Luigi StreparavaAmilcare Merlo e Stefano Mauri. “Come Cavalieri del Lavoro – ha detto Streparava – dobbiamo proporre ai giovani l’opportunità di svolgere stage nelle aziende. Molti ragazzi che non conoscono il mondo aziendale possono scoprire tanto”. Sulla stessa linea Amilcare Merlo. “Da tre anni abbiamo fatto dei partenariati per ricevere i post laurea a lavorare in azienda. Undici persone su dodici sono state assunte e quest’anno, per il secondo round, sono stati assunti altri undici perché eravamo soddisfatti. Non abbiamo fatto molta pubblicità, ma in questo corso post-laurea sono emerse, con il Politecnico di Torino, delle cose meravigliose: le riunioni si fanno in fabbrica e questi giovani lavorano nell’eccellenza delle tecnologie che abbiamo a disposizione. Saremo subito disponibili per fare la stessa cosa con il Collegio Universitario, perché lo ritengo di fondamentale importanza. Infine, un’altra proposta potrebbe essere quella di organizzare per i nostri figli, i figli dei Cavalieri del Lavoro, la possibilità di realizzare opportunità di scambio e stage nelle aziende degli altri Cavalieri. Sarebbe bellissimo, perché questo creerebbe sinergia, conoscenza e sicuramente sarebbe di grande stimolo”.
A proposito della realizzazione di un premio da assegnare ai giovani imprenditori da parte dei Cavalieri del Lavoro, Stefano Mauri ha evidenziato l’opportunità di insignire “imprenditori impegnati nel settore della sostenibilità e dell’economia circolare, in modo da veicolare valori importanti per l’economia del domani”. Sono inoltre intervenuti i Cavalieri del Lavoro Federico Grazioli sui temi affrontati dal Gruppo Agricolo-Industriale, e con testimonianze Nicola FiasconaroSalvatore Ruggeri e Anna Alois.

SELLA: USCIREMO DA QUESTA EMERGENZA, ORA SERVE FIDUCIA
Nel chiudere l’Assemblea Maurizio Sella è ritornato sul coraggio e la fiducia che, servono al Paese e alla sua classe dirigente. Adesso occorre la nostra propensione a guardare al futuro, ma non solo, occorre la nostra caparbietà nel plasmarlo. Ascolto molti imprenditori, la maggior parte ha voglia di fare, di innovare, ha volontà di riuscire. A qualcuno più triste e disamorato vorrei dare il mio incitamento a continuare con coraggio e determinazione a far bene, a crescere. Da questa epidemia usciremo senz’altro, non sappiamo ancora quando, anche se naturalmente auspichiamo presto. Bisogna tenere la rotta, con la fiducia e il coraggio che ci contraddistinguono, noi Cavalieri del Lavoro riusciremo a crescere e a far crescere il nostro Paese”.

SCARICA L'APP