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SINTESI IN PRIMO PIANO – 14 settembre 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Scuola, oggi sui banchi in 13 Regioni
– Lega, agli indagati un fiume di denaro
– Recovery, richieste per oltre 660 miliardi
– Aspi, il governo lancia l’ultimatum ad Atlantia
– Los Angeles, agguato a due vicesceriffi

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Antarpia Valentina 
Titolo: Scuola, la prova più difficile – Oggi sui banchi in 13 Regioni Conte: «Sforzo straordinario»
Tema: Scuola

Si torna sui banchi di scuola dopo sei mesi. Oggi suona la prima campanella per oltre 5 milioni e mezzo di alunni, distribuiti in 13 regioni. La prossima settimana torneranno in classe anche gli altri, per un totale di più di otto milioni di studenti. Il ringraziamento e l’incoraggiamento del premier Giuseppe Conte a studenti e professori: «Siamo con voi». Le nuove regole nell’epoca del virus: un solo genitore e niente peluche in classe; a casa quando viene la febbre; se ci sono sintomi sospetti, due tamponi. L’opposizione: mancano aule, bidelli, mense.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Zunino Corrado 
Titolo: Scuola, partenza in salita – A scuola sei mesi dopo Ma un allievo su tre resta ancora a casa
Tema: Scuola

Si torna in classe, dopo sei mesi di stop. Ma sarà una ripartenza della scuola lenta visto che uno studente su tre resterà ancora a casa. Oggi la prima campanella suonerà, infatti, per 5,6 milioni di studenti su 8,3. La maggior parte degli alunni del Sud dovrà aspettare fino al 24. Ma per tutti sarà un anno scolastico all’insegna delle nuove regole anti-Covid. Il commissario straordinario Arcuri: “Con la riapertura il lockdown è davvero finito. Ora investiamo su una cura e un vaccino prodotti in Italia”. Conte: “Ci saranno disagi, anch’io emozionato come padre”.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Paolucci Gianluca – Serra Monica 
Titolo: Il retroscena – Lega, agli indagati un fiume di denaro – In due anni un fiume di denaro dal partito di Salvini agli indagati
Tema: Inchiesta fondi Lega

“I sospetti dell’Uif di Bankitalia sui contributi al movimento del Capitano incompatibili con i redditi dichiarati”. Flussi di denaro in entrata da persone fisiche e società «ideologicarnente legate al partito» ma «per importi non adeguati al profilo economico delle stesse». Ai quali corrispondono poi in uscita «pagamenti, spesso a vista, di fatture a cifra tonda a società fornitrici della Lega». ll tutto con i volumi dei soldi che girano nel conto della Lega per Salvini Premier, aperto alla fine del 2017 e gestito dal tesoriere Giulio Centernero, che raddoppiano in meno di un anno. L’analisi svolta dagli uomini dell’Uif di Bankitalia sulla base delle Segnalazioni di operazioni sospette (Sos) arrivate dall’istituto bancario segnala una serie di anomalie.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Colaprico Piero – De Riccardis Sandro 
Titolo: Ecco le carte che accusano la Lega – Così i soldi della Lega sparivano grazie ai contabili
Tema: Inchiesta fondi Lega

Nelle carte dell’inchiesta della Guardia di finanza viene ricomposto il tragitto di come i soldi della Lega sparivano grazie ai contabili: agli atti ci sono un milione e 350 mila euro passati dal partito ai tre commercialisti arrestati, attraverso l’ex direttore della Ubi di Seriate, Ghilardi, che ora rivela: «Ho sempre insabbiato tutto». Bonifici anche al tesoriere Centemero.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Iossa Mariolina 
Titolo: Calano i contagi (e i tamponi) Nessuna regione con zero casi
Tema: Contagi Covid

Calano, di poco ma calano i nuovi casi di coronavirus. Sono 1.458 in più in 24 ore, sabato l’aumento era stato di 1.501. Tuttavia il numero di tamponi processati, come sempre accade la domenica, è stato inferiore di circa ventimila unità: ieri ne sono stati registrati dal bollettino del ministero della Salute 72.1.43, sabato erano stati 92.706. Il rapporto tra tamponi effettuati e positivi trovati è quindi più basso. Ma è anche dal numero dei ricoverati e delle terapie intensive che si può valutare la situazione, sempre abbastanza stabile ma comunque da non trascurare. Le vittime ieri sono state 7, il giorno prima erano state 6.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  De Bac Margherita 
Titolo: Intervista a Franco Locatelli – «Non richiuderemo» – «La scuola non apre per richiudere Ma le famiglie siano responsabili»
Tema: Intervista a Franco Locatelli –

«Non apriamo per richiudere», sintetizza con uno slogan Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, fin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 al lavoro nel Comitato tecnico-scientifico. «Le lezioni in presenza devono ricominciare. Tutto il Paese e lo Stato hanno profuso il massimo dello sforzo per garantire la sicurezza sia in termini di dotazioni (banchi separati, mascherine) sia per arrivare a protocolli condivisi per gestire al meglio eventuali casi di contagio. Senza contare l’attenzione massima per i trasporti che dovranno sostenere un numero elevatissimo di passeggeri tra studenti e operatori».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Manacorda Francesco 
Titolo: Intervista a Domenico Arcuri – Parla Arcuri: “Investiremo in due aziende italiane per la cura del virus” – Arcuri “Investiamo su una cura e un vaccino prodotti in Italia”
Tema: Intervista a Domenico Arcuri

Dottor Arcuri, stamattina riaprono le scuole. Lei che da Commissario straordinario all’emergenza virus gestisce questa riapertura, cosa dice a genitori, studenti e personale scolastico? «Che è un giorno di festa. Significa che il lockdown è davvero finito. Che la nostra comunità ha riconquistato la libertà più importante. La scuola è istruzione e socialità. Ai genitori chiedo di trasmettere serenità ai loro figli e di condividere con loro questo giorno di festa. Agli studenti chiedo di darci una mano, di pensare che soprattutto in questa stagione la libertà è responsabilità. Al personale scolastico voglio dire semplicemente grazie. Per quello che hanno fatto e per quello che faranno».
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Economia e finanza

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Salvia Lorenzo 
Titolo: Recovery, richieste per oltre 660 miliardi
Tema: Recovery

La scuola, con la «trasformazione digitale» di 368 mila aule e la creazione di 2.700 laboratori. La sanità, con un massiccio investimento negli ospedali, 34,4 miliardi di euro. Un voucher per consentire di acquistare un computer alle famiglie, sono 7 milioni e mezzo che ancora non ce l’hanno. E poi nuove assunzioni nella pubblica amministrazione, incentivi per il lavoro, per i pagamenti elettronici, tante misure per lo smart working e la digitalizzazione. Sono 557 i progetti candidati ad entrare nel piano che a gennaio il governo invierà a Bruxelles per utilizzare il Recovery fund, il piano europei di aiuti dell’era Covid. In tutto valgono 677 miliardi di euro, più del triplo rispetto ai 209 miliardi che l’Italia potrà ottenere al massimo. Bisognerà scegliere e del resto la lista è ancora provvisoria. Fra tante voci, spiccano due assenze: il collegamento sullo Stretto di Messina, sia nella versione ponte sia in quella tunnel, e la proroga del super-ecobonus al 110% per le ristrutturazioni edilizie green, al momento previsto fino alla fine del 2021.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Bulian Lodovica 
Titolo: Italia in ritardo sul Recovery Piano ancora tutto da scrivere
Tema: Recovery Fund

Sul Recovery Fund la Francia ha già le idee chiare. Il «France Relance», il piano nazionale di ripresa, è già stato presentato. Si tratta di 100 miliardi di cui 50 provenienti dal fondo europeo. Il presidente Emmanuel Macron ha deciso di destinare 30 miliardi alla transizione green, 35 miliardi per la competitività delle imprese e 35 per la cessione sociale. In Italia invece per ora il Recovery Fund si è materializzato in sole ventotto pagine inviate al Parlamento. Non contengono «il piano», ma delle linee guida sul «piano» e su come utilizzare i 209 miliardi messi a disposizione dall’Unione europea. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, due giorni fa nel consiglio europeo dei ministri delle Finanze a Berlino, ha assicurato che invece l’Italia lavora «molto duramente» e presenterà presto «un piano molto ambizioso per la ripresa.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Baroni Paolo 
Titolo: Aspi, il governo lancia l’ultimatum ad Atlantia “Basta perdere tempo”
Tema: Aspi

Se Atlantia tira troppo la corda e manda all’aria l’operazione-Autostrade, magari costringendo Cdp a gettare la spugna, il governo è pronto a far scattare la revoca della concessione. È questa l’arma che può impugnare l’esecutivo al tavolo di una trattativa che rispetto ai piani iniziali sta andando decisamente troppo per le lunghe. I Benetton, azionisti di riferimento di Atlantia, in base all’accordo del 14 luglio col governo si erano infatti impegnati ad uscire da Aspi, ma il confronto con Cassa depositi, dopo settimane di incontri si è praticamente arenato. Sull’altro fronte il ministero dei Trasporti, anche in questo caso dopo una lunga e tribolata trattativa, il 2 settembre scorso ha inviato ad Autostrade una bozza del testo con la modifica del piano economico finanziario, dell’atto aggiuntivo e della concessione, ma finora non ha ottenuto alcuna risposta. Gualtieri ha confermato «piena fiducia» nell’operato della Cassa depositi.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Di Branco Michele 
Titolo: Pensioni, il governo ripropone l’opzione 41 anni di contributi – Pensioni, più flessibilità torna sul tavolo l’uscita con 41 anni di contributi
Tema: Pensioni

In pensione con 41 anni di contributi, a prescindere dal livello di anzianità. E’ questa l’ipotesi sulla quale sta ragionando il governo alle prese con la riforma previdenziale da attuare con la prossima legge di Bilancio. Ferma restando la sperimentazione di Quota 100, che andrà in scadenza alla fine del 2021, come ha confermato alcuni giorni fa il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, l’obiettivo del ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, è garantire una flessibilità maggiore in uscita, ragionare sul lavoro discontinuo e affrontare il tema della pensione di garanzia per i giovani.
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Testata:  L’Economia del Corriere della Sera 
Autore:  Caselli Stefano 
Titolo: Italia, più debiti che redditi serve la voglia di rischiare
Tema: Debiti e redditi

Alla fine del 2020 in media ogni italiano avrà 26 mila euro di entrate e oltre 42 mila di debito pubblico. Il primo passo per un futuro in maggior equilibrio? Convincere gli imprenditori e i risparmiatori a investire nelle attività produttive. La crisi ha fatto danni nel nostro Paese anche per la fragilità di molte aziende. Immettere capitali è una buona cura.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Finizio Michela 
Titolo: Covid: +4,8 gli italiani indebitati Toscana al top di mutui e prestiti – L’Italia dei debiti: si allarga la platea ma le rate diventano più sostenibili
Tema: L’Italia dei debiti

Nel primo semestre è cresciuta del 4,8% la popolazione italiana con crediti attivi: al 30 giugno scorso il 41% dei maggiorenni aveva almeno una rata da pagare. Anche durante l’emergenza sanitaria, quindi, si allarga la platea degli indebitati. La corsa ai finanziamenti (mutui e prestiti) da parte delle famiglie, già in atto da alcuni anni, non è stata frenata dalla crisi. Forte, in particolare, la domanda di mutui (+34% ad agosto) e prestiti finalizzati. Nel frattempo, il debito diventa più sostenibile: in base alla mappa cel credito Mistercredit di Crif, la rata media è scesa a 333 euro al mese (-3,2% rispetto al semestre precedente) e l’esposizione media residua si attesta intorno ai 32.200 euro, in flessione del 2,5 per cento.
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Testata:  L’Economia del Corriere della Sera 
Autore:  Righi Stefano 
Titolo: Borsa italiana oggi le offerte a Londra
Tema: Borsa italiana

Oggi scade il termine per la presentazione delle offerte di acquisto sulla totalità di Borsa Italiana, fin qui posseduta dal London Stock Exchange (Lse), chiamato dall’Antitrust a vendere dopo l’accordo per l’acquisizione di Refinitiv, il ramo d’azienda che si occupava di finanza e risk business all’interno di Thomson Reuters. Una transazione da 27 miliardi di euro. Londra si separa da Milano per due ordini di motivi. In primis, è costretta a farlo. Non c’è motivo economico: Piazza Affari, guidata dall’amministratore delegato Raffaele Jerusalmi, produce utili che sul Tamigi hanno fatto molto comodo negli ultimi anni. Poi c’è un’altra questione, assai più profonda. Refinitiv permette a Lse di assumere una posizione molto forte nel campo della gestione dei dati. È quello il business del futuro per questo tipo di società, lì ci sono i margini, le prospettive di sviluppo. La compravendita di titoli, al confronto, rende nulla.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Signorini Antonio 
Titolo: Arriva la «tassa sull’inverno»: riscaldamento più caro – Rispunta la tassa sull’inverno Riscaldarci può costare di più
Tema: Ecoimposte

Ieri il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha quantificato il valore dei i tagli agli incentivi dannosi per l’ambiente che saranno inseriti nella prossima legge di Bilancio: 2,8 miliardi di euro di pressione fiscale che si aggiungerà o agevolazioni fiscali che scompariranno. Le maggiori entrate saranno girate a politiche per l’ambiente o agevolazioni di segno opposto da concedere alle stesse categorie colpite dalla stretta. L’esperienza ci insegna però che alla fine di dicembre, quando bisogna fare entrare le buone intenzioni dentro le tabelle della Legge di Bilancio, tutte le tasse di scopo si trasformano, come per magia, in occasioni irrinunciabili per fare cassa. Al ministero dell’Economia già si fanno i conti su quanto ricavare dalle tax expenditures per fare quadrare il bilancio 2021. E così alla fine le agevolazioni da tagliare potrebbero essere più di quelle previste.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Carratelli Niccolò 
Titolo: Zingaretti: a rischio la tenuta del Paese, combattiamo per il Mes. Ma nel Pd sale la paura per la Toscana – Zingaretti al M5S “Basta con i se e le attese sul Mes”
Tema: Mes

Festa dell’Unità molto tiepida per la chiusura del leader. In un passaggio Zingaretti ha mandato un messaggio chiaro anche ai 5 stelle: «Basta con i troppi se e con le attese, basta ipocrisia, siamo alleati al governo e poi in tv fanno la parte degli avversari dice – serve lealtà e chiarezza, ad esempio ancora dovete convincerci del perché non possiamo usare i soldi del Mes per migliorare la sanità pubblica».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Titolo: Intervista a Gaetano Manfredi – «Gli sconti sulle tasse aiutano: il calo di matricole non ci sarà»
Tema: Intervista a Gaetano Manfredi
Il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, in una intervista a “Il Sole 24 Ore” spiega che “il tanto temuto calo di matricole per ora non c’è. Anzi alcuni atenei del Sud stanno addirittura recuperando iscritti. La richiesta di università è infatti comparabile se non addirittura superiore a quella degli anni scorsi”. Come se lo spiega? “Con l’efficacia delle politiche del governo. Da un lato, l’impatto delle misure sulla tassazione, che consentirà a uno studente su due di pagare meno tasse, è stato significativo in un momento di crisi economica. Dall’altro, è passato il messaggio rivolto ai giovani che per avere un futuro bisogna acquisire delle competenze”.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Mancini Umberto 
Titolo: Intervista a Paola Pisano – «Lo spid e la carta d’identità elettronica uniche password per i servizi digitali Pa»
Tema: Intervista a Paola Pisano

Ministra Paola Pisano, lei ha annunciato di recente di voler unificare e semplificare le app, per convogliare in un’unica applicazione, che si chiama “Io”, tutti i servizi delle amministrazioni pubbliche. A che punto siamo? «La richiesta di procedure semplici è anche la mia. Perciò nell’aprile scorso per accedere ai servizi digitali della Pubblica amministrazione abbiamo messo a disposizione un’applicazione unica: l’app “Io”. Oggi è già utilizzata da tre milioni e mezzo di persone per pagamenti di bollo auto, tassa sui rifiuti e altri servizi. Grazie al decreto “Semplificazione e innovazione digitale”, Spid e Carta d’identità elettronica saranno dal 28 febbraio 2021 le sole credenziali di accesso ai servizi online di tutti gli uffici pubblici. Per far usufruire dei propri, già dal primo ottobre 2020 l’nps rilascerà solo Spid e gradualmente supererà le credenziali originarie».
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Gaggi Massimo 
Titolo: Los Angeles, agguato a due vicesceriffi Trump: pena di morte a chi uccide agenti
Tema: Los Angeles, agguato a due vicesceriffi

Gravi un uomo e una donna Assedio all’ospedale, gli attivisti urlano: «Speriamo che muoiano». Le telecamere della sorveglianza stradale inquadrano un uomo di colore che cammina in una strada deserta, vicino alla stazione della Metro Line A di Compton, sobborgo di Los Angeles. C’è un’auto della polizia ferma. Quando la raggiunge, l’uomo si gira, estrae una pistola e spara molti colpi attraverso il finestrino. Poi fugge. Gli agenti, due vicesceriffi, colpiti più volte dall’attentatore, sono stati ricoverati al St. Francis Medical Center in gravi condizioni. Il delitto è orrendo e cade nel periodo infuocato degli scontri razziali innescati dall’uccisione di George Floyd e di altri afroamericani, con la polizia di Los Angeles accusata di essere tra le più violente d’America.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lombardi Anna 
Titolo: Fa fuoco su due vicesceriffi Trump chiede la pena di morte – Los Angeles, fa fuoco su due vicesceriffi E ora Trump invoca la pena di morte
Tema: Fuoco su due vicesceriffi

“L’autore è in fuga. A dargli la caccia anche l’Fbi. Gli agenti sono in fin di vita”. «Un agguato» lo definisce l’ufficio dello sceriffo: che sperando di trovare testimoni ha diffuso un video girato da una telecamera stradale. Quelle immagini terribili, dove si vede un uomo di bassa statura, vestito di nero, avvicinarsi alla pattuglia e sparare a distanza ravvicinata, hanno subito scatenato la furia di Donald Trump, che le ha rilanciate su Twitter, tuonando: «Animali, da colpire duramente». Tanto più che oggi il presidente sarà proprio in California, per arringare la folla a Sacramento. Trump ha pure scritto: «Se gli agenti muoiono, pena di morte per il killer. In questi casi non c’è altra soluzione».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cavallaro Felice 
Titolo: Ricatto libico all’Italia «I pescatori saranno liberi se ci restituite i calciatori»
Tema: Ricatto libico all’Italia

Il sequestro dei due natanti e dei 18 pescatori siciliani bloccati a Bengasi da dieci giorni rischia di trasformarsi in una proposta indecente, «comunque irricevibile». Perché dalla Libia, non dalla Tripoli del traballante governo riconosciuto dall’Onu, ma da ambienti considerati vicini al generale della Cirenaica Khalifa Haftar rimbalza in Italia la proposta di una trattativa che trasformerebbe in ostaggi i pescatori accusati di avere violato le acque libiche. Ostaggi da scambiare con quattro libici arrestati nel 2015 a Catania, processati in Corte di assise e in Cassazione, condannati a 3o anni come trafficanti di migranti e assassini. Considerati però da amici, familiari e miliziani libici solo dei presunti «giovani calciatori».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Nigro Vincenzo 
Titolo: I pescatori arrestati e il ricatto di Haftar “L’Italia liberi i nostri quattro calciatori”
Tema: Il ricatto di Haftar

Ci sono 18 pescatori italiani agli arresti in Libia, fermati la notte del 1° settembre al largo di Bengasi mentre cercavano il gambero rosso in acque che da anni la Libia considera sue. Acque che in questi mesi sono un mare di guerra. La marina legata all’esercito del generale Khalifa Haftar che controlla la zona di Bengasi ha avuto ordine dal comando generale, cioè dal generale Haftar, di non rilasciare i pescatori italiani «fino a quando i calciatori libici imprigionati in Italia non saranno liberati». Perché infatti ci sono 4 giovani libici in Italia, condannati a 30 anni di carcere per traffico di migranti. Per mesi le loro famiglie in Libia hanno chiesto la libertà, sostenendo che erano soltanto calciatori, atleti che volevano fuggire in Europa.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Remenyi Gloria 
Titolo: Germania, la vittoria della Cdu nel Nord lancia la corsa per la successione di Merkel
Tema: Germania

La Cdu si conferma prima forza alle elezioni comunali della Renania Settentrionale Vestfalia. Lo dicevano, già le previsioni che il partito di Angela Merkel fosse condannato a vincere nel Land più.popoloso della Germania, in cui è prima forza da vent’anni. E così è successo: la Cdu ha vinto con il 36%, pur registrando una leggera flessione (-1,5%) rispetto alle comunali dei 2014. Sconfitti i socialdemocratici che ottengono il peggior risultato di sempre alle comunali di questo Land: sono secondi con un calo dell’8%. Confermata l’onda verde (+7%) che, sebbene non sufficiente a replicare il sorpasso della Spd avvenuto alle Europee del 2019, è il miglior risultato di sempre peri Verdi in Renania.
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Testata:  Giornale 
Autore:  De Palo Francesco 
Titolo: Minaccia turca, ora la Grecia si arma
Tema: Grecia

Una nuova corsa al riarmo per affrontare le sfide della geopolitica mediterranea. La Grecia, che passa da cenerentola d’Europa e nuovo gas-hub, annuncia l’accordo con la Francia per 18 caccia Rafale, in attesa di due fregate stealth Bellrà tra cinque anni: un doppio affare da quasi 5 miliardi di euro che, al netto della consistenza dell’esborso, capovolgerà i rapporti di forza nel mare nostrum dopo le reiterate provocazioni della Turchia. È stato il premier Kyriakos Mitsotakis dalla Fiera di Salonicco a dare l’ufficialità ad una notizia che circolava già da settimane: nel maggio 2021 arriveranno i primi caccia multiruolo destinati a sostituire i Mirage all’interno di un programma per la difesa definito ambizioso e che comprende anche 15mila nuove reclute professioniste.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Agliastro Giuseppe 
Titolo: Arresti di massa a Minsk I russi votano, voci di brogli
Tema: Minsk

Almeno centomila persone in strada contro il regime e centinaia di arresti. Alla vigilia dell’incontro di oggi a Sochi tra Lukashenko e Putin, i bielorussi sono tornati a chiedere a gran voce le dimissioni dell'”ultimo dittatore d’Europa” e le unità speciali hanno reagito con una nuova ondata di fermi. Il ministero dell’Interno riferisce di almeno 400 manifestanti trascinati nelle camionette della polizia, ma il numero potrebbe essere più alto. La brutale repressione delle manifestazioni non ha di certo spento la protesta in Bielorussia, ma tra i dimostranti cresce il timore che, pur di restare sulla poltrona presidenziale, Lukashenko consegni di fatto Minsk al Cremlino cedendo alle pressioni di Putin, il suo principale e ormai forse unico alleato.
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