Wanda Miletti Ferragamo

Toscana

Industria delle calzature, pelletteria e abbigliamento

Sposò giovanissima Salvatore Ferragamo, già famoso creatore di calzature, da cui ebbe sei figli. All’improvvisa morte del marito nel 1960, assunse il doppio ruolo di madre e di imprenditrice. Prima da sola, e poi con l’aiuto dei sei figli, ciascuno inseritosi progressivamente in un diverso settore dell’azienda, riuscì a superare con successo gli enormi problemi di un’eredità impegnativa come quella lasciatale dal marito. Grazie alla sua intelligenza e alla sua lucida visione economico-commerciale, la Salvatore Ferragamo è diventata una grande casa di moda passando dalla produzione di calzature al mercato del prêt-à-porter e del total look. In memoria del marito, con i figli, organizzò retrospettive con i modelli originali da lui creati in differenti epoche. La prima si tenne a Firenze, a Palazzo Strozzi nel 1985, poi a Londra al Victoria and Albert Museum nel 1987, a Los Angeles al County Museum nel 1992, e alla Sogetsu-Kai Foundation a Tokyo nel 1998. Per la sua attività ricevette molti riconoscimenti in Italia e nel mondo: nel 1982 Donna Internazionale dell’Anno dal Committee of 200; nel 1986 laurea h.c. in lettere dalla City University di New York; nel 1991 a New York il Fashion Group Award; nel 1992 a San Francisco Mary Ann Magnin Award; nel 1995 titolo di Honorary Officer of British Empire dalla Regina d’Inghilterra; nel 1996 laurea h.c. in scienze economiche dalla New York University; nel 1997 premio Qualità Italia dal Presidente della Repubblica Italiana per i risultati commerciali della sua azienda; nel 1999 premio intitolato a Sir Harold Acton per l’amicizia Italia-Usa; nel 2002 nominata Patron del British Institute of Florence; nel 2003 a New York titolo di 2003 Entrepreneurial Champion; nel 2004 il titolo di Cavaliere di Gran Croce; nel maggio 2007 laurea h.c. in belle arti dal Fashion Institute of Technology (FIT) di New York; nel 2011 nominata Fashion Group International’s Legend; nel 2013 il Premio Pico della Mirandola.