Civiltà del Lavoro, n. 1/2016 - page 22

CIVILTÀ DEL LAVORO
I - 2016
22
INCHIESTA
ra, per disattendere il parere del Senato, deve deliberare
a maggioranza assoluta. Il procedimento di approvazio-
ne delle leggi ne esce, dunque, fortemente semplificato.
Questa limitazione del potere legislativo del Senato non
risponde, però, solo ad un’esigenza di efficacia e celerità
del legiferare, ma discende dalla nuova natura del Sena-
to. Esso non è più un organo di diretta rappresentanza del
popolo, ma è un organo di rappresentanza delle istituzio-
ni territoriali ed ha, in questa veste, nuove e – speriamo
– efficaci funzioni di controllo e valutazione.
Mi piace ricordare, tra le altre, la funzione di valutazione
dell’impatto della legislazione europea sui territori. Fun-
zione inedita, ma di grande importanza, solo che si riflet-
La riforma del Senato e dei poteri regionali (nuovo
Titolo V) è una delle più delicate perché modifica la
Costituzione. Come verrà semplificato il processo le-
gislativo?
Innanzitutto non ci sarà più il bicameralismo perfetto che
abbiamo conosciuto. Ciò significa che ci sarà un’area di
competenza legislativa comune delle due Camere limi-
tata alle materie più importanti – per esempio quella co-
stituzionale – in cui il procedimento legislativo continuerà
a funzionare con il sistema della cosiddetta navetta. Per
il resto delle materie la competenza legislativa resta alla
Camera dei Deputati, con la possibilità per il Senato di “in-
terferire” con proprio parere. Su alcune materie la Came-
UN’
OCCASIONE
DA
NON SPRECARE
Per Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, il nuovo
processo legislativo messo a punto dalla riforma costituzionale ha le carte in regola per dare
risposte più rapide ai problemi del Paese. Molto, però, dipende anche dalle classi politiche,
in particolare da quanto saranno capaci di applicare correttamente le nuove norme.
copertina 1...,12,13,14,15,16,17,18,19,20,21 23,24,25,26,27,28,29,30,31,32,...copertina 4
Powered by FlippingBook