Civiltà del Lavoro, n. 1/2016 - page 27

CIVILTÀ DEL LAVORO
I - 2016
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INCHIESTA
LA
LOMBARDIA
PUNTA
SUI
CANTONI
Il presidente della Lombardia Roberto Maroni spiega perché a suo giudizio la riforma
costituzionale, riducendo il potere legislativo delle Regioni, non porterà benefici reali ai cittadini.
Propone di ispirarsi, invece, al modello dei cantoni della vicina Svizzera, sul quale è già al lavoro
con un progetto di riorganizzazione degli enti locali.
le autonomie, anticipando l’attuazione della riforma sulla
base di due princìpi: semplificazione e riduzione dei costi.
In ogni provincia ci sarà un tavolo di confronto e ci ritro-
veremo il 7 maggio per fare il
primo punto della situazione.
Poi, entro giugno, chiudere-
mo con la proposta di riforma
delle autonomie della Regione
Lombardia che sottoporremo
al Parlamento italiano.
Con l’Anci abbiamo anche sot-
toscritto il protocollo d’intesa
che definisce le modalità di
collaborazione per il referen-
dum consultivo regionale per
l’Autonomia, che indiremo al
più presto. La Lombardia è la
regione che riceve meno tra-
sferimenti dallo Stato, ma al-
lo stesso tempo la più virtuo-
sa ed efficiente.
Che ruolo giocherà la Regio-
ne Lombardia nel futuro Se-
nato delle autonomie?
Faremo, come sempre, la nostra parte, mettendo al cen-
tro l’interesse dei cittadini. La nuova articolazione di Pa-
lazzo Madama non ha alcunché di “federale”. Per come
è stato disegnato il nuovo Senato rappresenta un model-
lo che non funziona, non ha alcuna competenza relativa
alle questioni che riguardano le Regioni come, ad esem-
pio, la finanza locale. È una Camera inutile, peggio del
Senato attuale.
»
Presidente Maroni, come valuta il complesso delle ri-
forme costituzionali e amministrative varate dal Go-
verno Renzi?
La riforma costituzionale del
Governo è pessima perché
fortemente centralista e avrà
conseguenze molto negative
per i territori e i cittadini, in
particolare in Lombardia, dove
sanità, politiche attive del la-
voro e infrastrutture funziona-
no. Addirittura, con la clausola
di supremazia, la legge dello
Stato su proposta del Gover-
no potrà intervenire in materie
non riservate alla legislazione
esclusiva qualora lo richieda
la tutela dell’unità giuridica o
economica della Repubblica
ovvero la tutela dell’interes-
se nazionale.
Tutto questo ridurrà ulterior-
mente la potestà legislativa
delle Regioni. Non solo fare-
mo opposizione, ma coinvol-
geremo anche i cittadini e le parti sociali. Mi chiedo cosa
pensino le imprese lombarde e i sindacati, ad esempio,
sul fatto che le politiche attive del lavoro vengano ripor-
tate a Roma.
Noi comunque non ci faremo trovare alla sprovvista se
dovesse passare. Anche per questo il 13 febbraio ho in-
contrato i sindaci della Lombardia, ai quali ho ribadito che
voglio lavorare insieme per definire il nuovo sistema del-
Roberto Maroni
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