Civiltà del Lavoro, n. 1/2016 - page 10

CIVILTÀ DEL LAVORO
I - 2016
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INTERVENTO
SERVE
PIÙ
EUROPA
MA
DIVERSA
La relazione del Presidente Antonio D’Amato all’Accademia Nazionale dei Lincei tenuta il 12 febbraio
DESIDERO RINGRAZIARE
il presidente dell’Ac-
cademia nazionale dei Lincei, professor Alberto Quadrio
Curzio, per la sua introduzione e per le gentili parole che
ha inteso rivolgermi.
Sono molto lieto e onorato di essere qui oggi, nella im-
portante e prestigiosa sede di una istituzione realmente
fondamentale e autorevole per il nostro Paese, e di aver
ricevuto l’invito a illustrare il punto di vista dei Cavalie-
ri del Lavoro su un tema così cruciale e a noi caro, qua-
le è quello dell’Europa, della sua identità e del suo ruolo.
I Cavalieri del Lavoro, come è stato ben ricordato, rappre-
sentano un mondo di imprenditori, appartenenti a diver-
si settori, selezionati sulla base di requisiti fondamentali
previsti dalla legge. Tali requisiti sono prevalentemente
focalizzati sul contributo offerto da ciascuno di loro alla
crescita del Pil e allo sviluppo del contesto sociale e civi-
le nel quale opera la loro impresa.
L’etica del lavoro e dell’impresa, quindi, insieme all’atten-
zione e all’impegno per la valorizzazione dell’uomo, per la
formazione d’eccellenza e per la cultura della conoscenza,
sono gli elementi caratterizzanti l’attività dei Cavalieri del
Lavoro sia come singoli che come Federazione. Esprimia-
mo una realtà eterogenea in cui sono rappresentati tutti i
settori dell’economia e dell’imprenditoria ma, a differen-
za delle associazioni di categoria alle quali siamo iscrit-
ti, come Confindustria, Confagricoltura e Confartigianato,
non siamo portatori di interessi specifici, bensì di valori.
Accanto al nostro ruolo istituzionale fondante, quale è
quello di contribuire alla rigorosa selezione dei candida-
ti al titolo di Cavaliere del Lavoro, promuoviamo i valori
che rappresentano l’essenza stessa dell’onorificenza. E in
questo nostro compito ci sentiamo vicini allo straordina-
rio patrimonio di cultura e alle iniziative che l’Accademia
nazionale dei Lincei sostiene.
Qualche mese fa, quando ho ragionato con il presiden-
te Quadrio Curzio sulla conferenza odierna, la nostra pas-
sione comune per le vicende dell’Europa ci ha portato a
scegliere il tema di questo incontro.
Un tema che allora era una naturale convergenza su una
priorità comunemente scelta e che oggi rappresenta un’e-
mergenza assoluta, oltre a essere uno dei temi dominan-
ti del dibattito pubblico mondiale.
Mai come oggi il tema del ruolo e dell’identità dell’Euro-
pa diventa prepotentemente attuale e cogente, soprattut-
to nel momento in cui lo scenario nel quale operiamo è
complesso. Complesso per le grandi tensioni e per i grandi
cambiamenti di equilibri di poteri che si manifestano sul
piano dell’economia e sul piano delle competizioni inter-
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