Civiltà del Lavoro, n. 6/2015 - page 96

VITA
ASSOCIATIVA
CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2015
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Ringrazio anzitutto il Presidente Antonio D’Amato per il
gradito invito a ritornare qui. Ho apprezzato D’Amato co-
me Presidente di Confindustria, anzi, devo dire che ho
inconsapevolmente immagazzinato in quegli anni meto-
dologie, stimoli, vitalità, effervescenza intellettuale e ini-
ziativa, che penso siano esemplari per ogni presidente di
confederazione o associazione di imprese. Lo apprezzo e lo
ringrazio per quello che fa ora come Presidente della Fe-
derazione dei Cavalieri del Lavoro e per questa occasione.
Se fossimo stati una settimana fa la mia premessa sareb-
be stata esclusivamente economica, ma in questi giorni il
mondo è molto cambiato, le vicende – anzitutto quelle di
Parigi – hanno cambiato il contesto, le coscienze. Oggi è
avvenuto un incidente carico di problematicità, un aereo
russo è stato abbattuto da un aereo turco, con delle te-
si diverse, relative alla localizzazione e, quindi, con delle
valutazioni anche di diritto internazionale molto difformi.
Un momento di tensione fra Est e Ovest, quale non vive-
vamo almeno da un quarto di secolo, se non di più e con
potenzialità di assommare tensioni fra Est e Ovest, oltre
quelle che vi sono fra Sud e Nord e fra Sud, Est e Nordo-
vest. Quindi vi è un cumulo di tensioni che condizionano
il nostro vivere civile e anche le condizioni per la ripresa.
Il nostro vivere civile è l’inquadramento, la cornice di tut-
to. Non possiamo pensare, infatti, che l’economia sia una
variabile indipendente rispetto agli altri fattori di civiltà.
Le libertà sono tutte connesse fra di loro, in una catena di
responsabilità, non è che una libertà possa venire meno e
le altre possano sopravvivere. Le libertà economiche han-
no una necessità essenziale di coesistere alle libertà civili
e alle garanzie sociali in quadri costituzionali. Viceversa,
le garanzie civili e sociali si possono sviluppare solamen-
te in un quadro di libertà economiche e di diritti e dove-
ri, insieme delle imprese e del mondo produttivo tutto.
Tutto questo oggi è messo in discussione da una fase che
bisogna chiamare con il suo nome, che è molto diffusa,
FRA
SEGNALI
DI
RIPRESA
E VENTI DI
GUERRA
di Antonio Patuelli
L'intervento del presidente dell'Abi all’apertura dell’anno accademico del Collegio Lamaro Pozzani
Antonio Patuelli
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