Civiltà del Lavoro, n. 6/2015 - page 101

VITA
ASSOCIATIVA
101
CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2015
Désirée Scanniello
UN LUOGO DOVE SI CRESCE
OGNI GIORNO
Quali sono state le
sue impressioni sulla
cerimonia di apertura
dell’anno accademico al
Collegio?
Credo che la giornata vada
vista da due prospettive.
Come matricola mi sono
vista catapultata in un altro
mondo, soprattutto per la solennità dell’inaugurazione.
Eppure nonostante il tono formale l’incontro ha
trasmesso anche l’idea di essere una festa. Per
quanto riguarda il programma, è stato meraviglioso.
L’autorevolezza degli ospiti che sono intervenuti si
percepiva nell’aria e accanto alla qualità dei loro discorsi
ho trovato molto interessante il fatto che si sono
avvicinati a noi matricole, che hanno chiacchierato con
noi. È stato un momento di forte legame e in un certo
senso abbiamo compreso ancora di più il valore di
questa borsa di studio.
Conosceva già il Lamaro Pozzani?
Prima delle selezioni ne avevo sentito parlare, ma non
è un Collegio molto noto. Fra coloro che lo conoscono si
sa che è un luogo dove il merito è riconosciuto, viene
visto come una sorta di centro culturale. Personalmente
è stata una mia ex insegnante a parlarmene e a
suggerirmi di partecipare alle selezioni. Devo essere
onesta, all’inizio non avevo proprio intenzione di
provare perché l’idea di collegio mi spaventava. La
parola, infatti, ha una connotazione un po’ negativa se
vogliamo e nel momento in cui si comincia l’università,
si cambia città, non è esattamente quello si desidera
IMPARARE
A
DIVENTARE
GRANDI
Oltre a essere un'importante opportunità di studio, il Collegio Lamaro Pozzani rappresenta una
preziosa esperienza di vita. Abbiamo intervistato 3 matricole all'inizio del loro percorso.
Qui ci raccontano i loro sogni e le loro aspettative. Fuori e dentro il Collegio.
per il proprio futuro. Alla fine, però, in un momento di
estrema razionalità, il giorno di scadenza del bando
ho presentato la domanda e devo dire che è una delle
scelte migliori che abbia mai fatto finora.
Rispetto, dunque, ai suoi “timori” iniziali, come le
sembra oggi?
Il Lamaro Pozzani è una residenza universitaria e in
quanto tale è prima di tutto un luogo di confronto. Si
vive e si impara insieme ogni giorno e non ci sono
limitazioni o norme comportamentali restrittive.
L’accoglienza di questi mesi poi mi ha colpito tanto. Si
avverte una sensazione di famiglia, è come essere in un
posto con tanti altri fratelli più grandi pronti ad aiutarti.
Ad esempio, uno dei primi giorni mi è stato presentato
un collega del mio stesso corso di laurea, che mi ha
dato tantissimi suggerimenti.
Cosa studia?
Frequento mediazione linguistica alla Sapienza, che è un
percorso di studi a metà fra Scienze politiche e Lingue stra-
niere per le quali sono molto portata e ho una grande
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