Civiltà del Lavoro, n. 6/2015 - page 70

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INTERVISTA
CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2015
Sebastiano Messina
Impiantistica meccanica – Siracusa
tecnica
ed esperienza
targate sicilia
Operando nel settore dell’oil&gas che idea si è fatto
degli scenari energetici dei prossimi decenni?
Il settore dell’oil&gas nei prossimi decenni sarà sicura-
mente ancora la fonte principale d’energia, ma con un’in-
cidenza sempre minore sull’approvvigionamento energe-
tico complessivo, perché una parte sarà sostituita da fonti
di energia rinnovabile.
All’estero quali commesse sono risultate più sfidanti
per la sua impresa?
Le commesse all’estero per loro natura e complessità sono
tutte sfidanti perché vai a lavorare in un paese straniero
e, oltre alle problematiche tecniche insite nella realizza-
zione di un impianto industriale, c’è da affrontare la logi-
stica, la burocrazia, le norme fiscali e del lavoro, spesso
così diverse da quelle italiane.
Ma sicuramente la commessa più complicata che abbiamo
affrontato e realizzato è stata quella affidataci dalla fran-
cese Total in Inghilterra nel 2009, che ci ha portato sotto
i riflettori mediatici di tutta l’Europa, per un risvolto di po-
litica comunitaria che ha investito i Parlamenti nazionali
di Inghilterra e Italia, con l’allora Primo Ministro Brown in
conflitto con la Commissione europea.
La materia del contendere era la libera circolazione delle
persone e delle aziende nell’ambito della Comunità eu-
ropea, infatti la committente ci aveva assegnato questa
commessa asserendo la nostra superiorità tecnica, che
quasi li obbligava a coinvolgere la nostra azienda per la
difficoltà dell’impianto da realizzare. Tutto ciò ha innesca-
to le proteste dei sindacati inglesi, con scioperi che si so-
no allargati a tutti i siti industriali inglesi.
Siamo stati sottoposti ai più severi e strumentali controlli
di carattere fiscale, salariale, di sicurezza sul lavoro, uscen-
done indenni e riuscendo con grande difficoltà a realiz-
zare la commessa nei tempi previsti e con grande soddi-
sfazione del cliente.
Ricerca e innovazione. Che peso hanno nella sua azien-
da? Quanto investe ogni anno?
Ricerca e innovazione, sono determinanti per stare al pas-
so con una concorrenza sempre più agguerrita, pertanto
noi investiamo circa un milione di euro l’anno a tale scopo.
È presidente di Irem, da lui stesso fondata
nel polo petrolchimico siciliano, e attiva nella
progettazione, realizzazione e manutenzione
di impianti industriali nei settori oil&gas,
chimico, petrolchimico, energetico e nucleare.
Opera in Europa, Arabia Saudita, Canada
e America Centrale con 2.900 dipendenti.
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