Civiltà del Lavoro, n. 6/2015 - page 80

80
inserire cv
INTERVISTA
CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2015
Pier Francesco Saviotti
Credito – Verona
una buona
banca
nasce
dall’
ascolto
Gran parte della sua carriera si è svolta presso la Ban-
ca Commerciale Italiana, dove ha iniziato a lavorare
nel 1962. Quali cambiamenti ha osservato nell’attivi-
tà creditizia negli anni?
Non ancora ventenne sono stato assunto dalla Banca Com-
merciale Italiana, filiale di Pavia. Dopo sette/otto anni di
formazione “attiva” nell’ambito del Servizio esecutivo per
conoscere a fondo la banca, sono passato ai Servizi di di-
rezione. È lì che ho cominciato a vivere il rapporto banca-
cliente e a conoscere tutte le fasi del processo del credi-
to ed è lì che ho capito quanto fosse necessario dedicarsi
con impegno e passione alla conoscenza approfondita dei
clienti, nonché all’attività di “sviluppo” sul territorio per
capirne a fondo le potenzialità con l’obiettivo di fornire a
famiglie e imprese un adeguato supporto finanziario col-
laborando, tra l’altro, con le istituzioni che sul territorio
svolgono un collaterale ruolo sociale.
Dopo gli anni caratterizzati purtroppo dal dominio della
finanza – una finanza fondamentalmente avulsa dall’eco-
nomia reale – che tanti problemi ha arrecato all’industria
bancaria, il ritorno a una più concreta intelligente attività
“retail” destinata a fornire credito alle imprese meritevo-
li e consulenza/servizi finanziari alle famiglie ha riporta-
to l’attività creditizia alla normalità.
Oggi le banche puntano a spostare molti dei loro ser-
vizi online. Qual è il suo punto di vista in merito? Il
tanto auspicato rapporto con il territorio è a rischio?
Non faccio parte di coloro che ritengono che la multica-
nalità sia in grado di destabilizzare la rete fisica nell’im-
mediato o comunque nel prossimo futuro. D’altra parte
condivido il pensiero di molti sulla opportunità/necessità
di sviluppare adeguatamente il servizio online: il cliente
deve trovare la sua banca “comoda”, deve pertanto po-
ter scegliere come operare a suo piacimento, utilizzando
sia i canali alternativi che lo sportello.
Non credo che il rapporto con il territorio venga sostan-
zialmente modificato, le filiali servono ancora, il luogo fi-
sico e il conseguente contatto banca-cliente sarà sempre
fondamentale: consulenza e “lending” a mio avviso con-
Dopo una carriera manageriale ai vertici di Comit
e Banca Intesa, è oggi amministratore delegato
del Banco Popolare, quarto gruppo creditizio
italiano, con uno storico forte radicamento
nelle regioni del centro-nord. Dopo una politica
di acquisizioni bancarie, ha una rete di 1.800
sportelli, 17.400 dipendenti e 200mila soci.
copertina 1...,70,71,72,73,74,75,76,77,78,79 81,82,83,84,85,86,87,88,89,90,...copertina 4
Powered by FlippingBook