Civiltà del Lavoro, n. 6/2015 - page 62

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INTERVISTA
CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2015
Enrico Loccioni
Industria meccanica/Impiantistica elettrica – Ancona
l'
impresa
di seminare
bellezza
La Loccioni viene spesso citata come uno dei migliori
esempi di imprenditoria italiana. Ma tutto è nato co-
me una piccola attività, quasi artigianale. Ci raccon-
ta i suoi esordi?
Ho avuto la fortuna di nascere in campagna, tra le colline
marchigiane, dove nel ’49 non c’era neppure l’elettricità,
da una famiglia di contadini. Una terra caratterizzata da
mille anni di storia e di cultura monastica e mezzadrile,
dove l’attività industriale si è sviluppata solo negli ultimi
50-60 anni. Sono proprio queste radici culturali, le storie
del lavoro nei campi e quelle delle abbazie benedettine,
che hanno dato forma al modello dell’impresa che ho fon-
dato nel 1968 e ne hanno ispirato i valori.
A 17 anni ho lavorato per un breve periodo in una fab-
brica di scarpe, esperienza che mi ha fatto capire che il
lavoro ripetitivo non faceva per me. Il concetto si è per-
fezionato nel tempo e il non occuparsi di prodotti, uscire
dalla logica della fabbrica è divenuto un’occasione straor-
dinaria: creare una realtà in cui sviluppare progetti, anzi-
ché prodotti, in cui mettersi in gioco continuamente, per
risolvere i problemi dei nostri clienti. Ad accompagnar-
mi fin dall’inizio dell’impresa Graziella, mia moglie, sen-
za la quale la storia non sarebbe stata la stessa. È stata
lei a tenere sempre in equilibrio le cose che si contano e
le cose che contano, a curare i dettagli, a tenere i conti,
a occuparsi dei nostri figli e della nostra famiglia allarga-
ta che è l’impresa.
Quali riconosce siano stati i principali punti di snodo
nell’evoluzione della sua azienda?
Una scelta importante che ho fatto istintivamente da ra-
gazzo è stata quella di voler lavorare con i migliori, con le
grandi aziende, inizialmente nel territorio in seguito con
tutto il mondo. Mi presentavo a queste grandi industrie
con una piccola attività di impianti elettrici, ma con una
grande voglia di ascoltare, imparare, raccogliere sfide, tro-
vare soluzioni innovative ai loro problemi.
È stato così che dagli impianti elettrici abbiamo sviluppato
le prime attività di automazione industriale fino arrivare
alla grande sfida, lanciata da Vittorio Merloni, del control-
È fondatore e presidente del Gruppo Loccioni,
specializzato nella progettazione e realizzazione
di sistemi di automazione industriale e
nella meccatronica. È fortemente impegnato
nell’innovazione tecnologica, con cinque
laboratori e un centro di ricerca. Presente in 43
paesi, occupa 375 persone.
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