Civiltà del Lavoro, n. 6/2015 - page 52

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INTERVISTA
CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2015
Domenico Favuzzi
Informatica – Bari
informatica
all'
avanguardia
per
passione
Ha fondato la sua prima azienda, Abaco Software Sas,
poco dopo essersi laureato. Invece di cercare lavoro,
se lo è creato. Cosa l’ha spinta a tentare da subito la
strada dell’imprenditore?
Era il 1987 e io mi ero appena laureato in Scienze dell’in-
formazione a Bari, con una tesi realizzata presso il labo-
ratorio di ricerche Olivetti. Erano anni in cui le occasioni di
lavoro al Sud erano molto limitate per chi come me vo-
leva farsi strada nel settore dell’It, che all’epoca in Puglia
non presentava molte opportunità.
Mi trovai quindi al solito bivio davanti al quale ancora og-
gi, purtroppo, si trovano i nostri ragazzi: scegliere se emi-
grare verso il Centro-Nord in qualche grande azienda in-
formatica abbandonando gli affetti o lavorare per qualche
piccola realtà nella mia terra. Scelsi una terza strada. Fu
così che nel 1988 fondai, con alcuni soci, Abaco Software,
offrendo inizialmente servizi di consulenza e formazione
It, in subfornitura a diversi clienti di Olivetti.
Il nostro obiettivo era quello di creare una società con ra-
dici al Sud, con l’ambizione di lavorare a livello nazionale
attraverso la valorizzazione delle migliori professionalità
del territorio. In questi trent’anni penso di aver dimostra-
to due cose: la prima, che l’Italia è in grado di produrre
tecnologia di alto livello; la seconda, che al Sud posso-
no nascere imprese competitive a livello internazionale.
Uno dei momenti topici per la sua storia lavorativa è
stata la fusione con AISoftw@re. Ce ne parla?
A un certo punto del nostro percorso di crescita ci siamo
resi conto della difficoltà di continuare a farlo per via inter-
na e, al tempo stesso, si faceva largo la volontà di entrare
nel mercato borsistico. Fu così che nacque il matrimonio
con AISoftw@re: la fusione di una società pugliese con
una società milanese, tra l’altro già quotata e che vantava
aree di consulenza e di specializzazione complementari
alle nostre; ci sembrò la modalità giusta per fare il salto
a livello nazionale ed entrare in Borsa.
L’operazione con AISoftw@re è stata molto coraggiosa:
in quel periodo storico, infatti, le aziende dell’It stavano
attraversando una forte crisi a livello di mercato aziona-
rio provato dalla fine della bolla della new economy; per
capirci era il periodo del crollo azionario di alcune inter-
net company italiane e del delisting e fallimento di altre.
Ricordo bene che la nostra iniziativa non fu vista di buon
È presidente e amministratore delegato
di Exprivia, gruppo internazionale leader
in Italia della consulenza di processo, nei servizi
tecnologici e nelle soluzioni di Information
Technology. Ha sedi operative in Europa,
Stati Uniti, America del Sud e Cina.
Impiega oltre 1.800 dipendenti.
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