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INTERVISTA
CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2015
Enrico Colavita
Industria alimentare – Campobasso
anche gli
usa
amano
l'olio d'
oliva
L’olio d’oliva non appartiene alla cultura alimentare
degli Usa. Oggi però, anche grazie a lei, non è più un
prodotto sconosciuto per le tavole americane. Ci rac-
conta come ha fatto?
Ho deciso di lavorare nell’azienda di famiglia con una sfi-
da: portare l’olio che usciva dai frantoi del Molise sulle ta-
vole di New York. Non pensavo ad altro, neanche durante
il viaggio di nozze. Fu in questa occasione che, nel 1978,
conobbi a Manhattan John Profaci, con cui fondammo la
Colavita Usa, ora leader dell’olio d’oliva negli Stati Uniti.
In quegli anni, tuttavia, la dieta mediterranea non aveva
ancora raggiunto gli Stati Uniti. Abbiamo avuto l’onere di
spiegare agli americani che cosa era l’olio d’oliva e, quan-
do è diventato popolare, siamo stati premiati perché lo
avevamo promosso per primi.
Da allora è stato un successo continuo. La grande distribu-
zione ci cercava perché voleva il nostro prodotto soprat-
tutto dagli anni ‘80 a metà anni ‘90. Non abbiamo mai
inseguito i grossi volumi, anche perché fin dall’inizio ab-
biamo avuto un posizionamento alto. Tuttavia la diffusio-
ne dell’olio d’oliva sulle tavole degli americani è aumen-
tata di anno in anno e ci ha portati a una crescita lenta
ma senza interruzioni.
A New York quindici anni fa ha fondato il “Colavita
Center for Italian food and wine”. Quali attività vi si
svolgono e di quali risultati è più orgoglioso?
I primi approcci col mercato americano sono stati i risto-
ratori e i grandi chef, ai quali veniva presentata la qualità
del prodotto accompagnata da schede esplicative delle
tecniche di produzione.
Nel corso degli anni lo sbarco nella grande distribuzio-
ne americana e la crescita costante del consumo dell’o-
lio extra vergine di oliva in tutto il paese ci ha portati, a
più di 20 anni di distanza dai primi passi, alla fondazio-
ne del “Colavita Center for Italian food and wine”, il pri-
mo e unico centro di cucina italiana posto all’interno del
Culinary Institute of America, situato a nord di New York,
È presidente di Colavita. Da piccolo frantoio
familiare è oggi presente nella produzione
a livello internazionale dell’olio di oliva per uso
alimentare con una forte presenza all'estero,
soprattutto negli Sati Uniti e in Canada,
Giappone, Brasile, Australia, Malaysia ed Europa.
Realizza 80% del fatturato in più di 70 paesi
all'estero, 141 i dipendenti.
