Civiltà del Lavoro, n. 6/2015 - page 40

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INTERVISTA
CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2015
Michele Alessi Anghini
Produzione articoli di arredamento/Meccanica - Verbania
Un’azienda manifatturiera che produce in tutto il mon-
do. In cosa la Alessi resta inconfondibilmente italiana?
Prima di tutto mi interessa evidenziare la nostra scelta
strategica di mantenere in Italia, nello stabilimento della
sede di Crusinallo, la produzione di oggetti in acciaio inos-
sidabile mediante stampaggio a freddo dei metalli. Que-
sta è la tecnologia che abbiamo sviluppato e sulla qua-
le abbiamo investito per decenni. La qualità che solo qui
riusciamo a realizzare ci permette di sostenere una sfida
peraltro molto difficile sul fronte dei costi. Questo è made
in Italy nella accezione più comune del termine. Inoltre,
penso che anche tutti i numerosi prodotti che popolano il
nostro catalogo e nascono dall’utilizzo di materiali diversi
dall’acciaio inossidabile, dei quali non presidiamo diretta-
mente la tecnologia (legno, porcellana, plastica, cristallo,
argento), abbiano un’impronta italiana anche quando so-
no prodotti all’estero. Questa impronta, questo particolare
tipo di italianità, deriva dalla capacità riconosciuta a un ri-
stretto numero di aziende italiane di cui Alessi fa parte –
le fabbriche del design italiano, appunto – di esercitare la
mediazione tra la “immensità del possibile creativo”, l’a-
rea dove lavorano i progettisti più ispirati, e i bisogni – o
meglio i sogni – del pubblico.
In Alessi ci sforziamo da molti decenni di creare l’ambien-
te in cui i progettisti di tutto il mondo trovino le condi-
zioni ideali per far maturare i loro progetti. È una prati-
ca, questa, che affonda le sue radici ed è resa possibile
dalla particolare cultura del bello che proprio in Italia ha
una tradizione millenaria. Si tratta di una diversa acce-
zione di made in Italy, che genera posti di lavoro qualifi-
cati; è indipendente dalla localizzazione geografica della
produzione, ma non è meno rilevante per il futuro della
nostra economia.
Architetti, designer, artisti. A partire dagli anni Set-
tanta la storia di Alessi è una successione di collabo-
razioni. Come vengono scelte?
Fanno parte dell’Enciclopedia Alessi le opere di indiscussi
maestri del design italiano – come Ettore Sottsass, Achille
Castiglioni, Aldo Rossi, Enzo Mari, Alessandro Mendini – e
È amministratore delegato di Alessi, che ha
creato nella sua storia migliaia di oggetti
di elevata qualità per la casa e per l’uso
quotidiano, riconosciuti come icone del design
contemporaneo. Realizza il 44% del fatturato
in 80 paesi all'estero, 430 i dipendenti.
quel
design
che
fa
sognare
copertina 1...,30,31,32,33,34,35,36,37,38,39 41,42,43,44,45,46,47,48,49,50,...copertina 4
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