Civiltà del Lavoro, n. 2/2016 - page 59

CIVILTÀ DEL LAVORO
II - 2016
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INCHIESTA
SOSTENERE
L'ARTIGIANATO
PER
RILANCIARE
L’OCCUPAZIONE
di Mario Magaldi, Presidente Magaldi Group
Andrebbe incoraggiato l’apprendistato eliminando ogni genere di imposizione fiscale
LAGLOBALIZZAZIONE
dei mercati, a partire dagli
anni novanta del secolo scor-
so, ha fatto temere che tante
produzioni artigianali potes-
sero scomparire per sempre.
La gran parte di prodotti che,
fino a allora, erano sempre
stati concepiti e lavorati a uno
a uno, potevano essere ormai fabbricati in quantità indu-
striali, da fabbriche ubicate in paesi a basso costo della
manodopera. Ne sono esempio i mocassini di pelle co-
modi e leggeri, fatti a mano e su misura dagli artigiani di
Positano, che nell’estate erano le nostre calzature prefe-
rite, da indossare senza calze. Esse sono state ormai sop-
piantate dalla geniale produzione industriale di un noto
marchio italiano che si vende ormai in ogni dove. Il mar-
chio di moda conosciuto in tutto il mondo, in questo caso
ha sostituito l’artigianato tipico di un territorio.
Si può osservare, però, che nello stesso ambito merceo-
logico i sandali fatti con lacciuoli di pelle, resi disponibi-
li al cliente in pochi minuti, perché allestiti a misura dei
suoi piedi, in una molteplicità di forme e di colori, soprav-
vivono ancora nella stessa Positano, a Capri e in tanti al-
tri luoghi turistici del mezzogiorno d’Italia. Si tratta di un
prodotto che resiste e prospera grazie alla creatività, alla
fantasia e alla personalizzazione degli artigiani.
Sarebbe assai difficile, oltre
che molto oneroso, mante-
nere l’aggiornamento e l’as-
sortimento di una così vasta
gamma di sandali già confe-
zionati, anche se il loro co-
sto di produzione fosse molto
più contenuto di quelli di vol-
ta in volta. I sandali, infatti,
sono assemblati al momento, a richiesta del cliente, tra
una miriade di combinazioni, che utilizzano suole di dif-
ferenti misure e lacci di vari colori e, per quelli femmini-
li, anche elementi ornamentali aggiuntivi, come borchie
d’ottone o pietre colorate. Con un ridotto assortimento di
materiali essi possono fornire ai clienti una gamma as-
sai vasta di modelli.
I casi del genere, purtroppo, non sono molti. Ma la tradi-
zione artigianale e la volontà di lavorare in modo creativo
e indipendente non sono del tutto scomparse. “La tradi-
zione non è culto delle ceneri, ma custodia del fuoco”, ci
ricorda il genio della musica Gustav Malher. La fiammella
del genio e della creatività, infatti, non si è mai spenta,
perché essa, fortunatamente, vive e vivrà finché l’uomo
abiterà il nostro pianeta.
In tutte le città d’Italia fiorivano le arti e i mestieri e il no-
stro Mezzogiorno ne era particolarmente ricco. Napoli, Pa-
lermo, ogni città, ogni paese abbondavano di botteghe
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Mario Magaldi
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