Civiltà del Lavoro, n. 2/2016 - page 53

CIVILTÀ DEL LAVORO
II - 2016
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INCHIESTA
ORA
TOCCA A
NOI
Giuseppe Falcomatà ha 32 anni e da meno di due è il sindaco di Reggio Calabria.
Ha scelto di restare al Sud perché ama la sua terra ed è profondamente convinto che le
comunità, se responsabilizzate e rese protagoniste, possono cambiare il destino di un territorio.
Con che tempi saranno erogati questi fondi?
Saranno distribuiti su quattro anni. La prima parte, corri-
spondente a circa 25 milioni di euro, sarà erogata subito
e riguarderà i progetti da completare entro il 2017; il re-
sto verrà erogato a lotti e dovrà essere completato entro
il 2020. Il segreto è far partire subito i lavori che sono già
in fase esecutiva, o i cui cantieri sono fermi. E poi richie-
dere l’erogazione della restante parte. Alla base, infatti, vi
è un meccanismo premiale: meglio e prima si spendono,
prima le ulteriori somme verranno erogate.
Quali sono i settori dei
progetti già esecutivi?
Molti progetti riguardano lo
sviluppo di infrastrutture e
il recupero dei centri stori-
ci, dei centri urbani, di luo-
ghi di interesse culturale e
archeo-logico delle 4 aree:
la Locride, l’area Grecanica,
l’area dello Stretto e la Piana
di Gioia Tauro. Altri progetti
sono relativi alla prevenzio-
ne del dissesto idrogeologi-
co oppure servono per rilan-
ciare aree che fino ad oggi
non hanno espresso tutto il
loro potenziale, specialmen-
te nel turismo. Mi riferisco,
ad esempio, alla Vallata del Gallico, alla Città degli Ulivi.
Più in generale, cosa dovrebbe fare il Governo nazio-
nale per aiutare la Calabria a colmare i gap con il re-
sto del Paese?
I Patti per lo Sviluppo sono già un punto di partenza che
»
Cosa ha rappresentato la firma del “Patto per lo svi-
luppo” sottoscritto da Reggio Calabria con la Presi-
denza del Consiglio?
Rappresenta molto perché non si tratta di una semplice
dote economico-finanziaria, ma ha un alto valore simbo-
lico. Viene intensificato il rapporto di fiducia tra la città
metropolitana e il Governo centrale, il che ha un qualco-
sa di rivoluzionario rispetto al passato: si mette la parola
fine, infatti, all’idea dei “Pacchetti Colombo”, calati dall’al-
to verso amministrazioni locali che non hanno idee su co-
me sviluppare il proprio territorio, per abbracciare invece
una logica che dal basso va
verso l’alto.
I 133 milioni di euro messi
sul piatto saranno erogati,
infatti sulla proposte pro-
gettuali fatte dal Sud. Non
politiche per il Sud, ma patti
che dal Sud possono contri-
buire a sviluppare non so-
lo il Mezzogiorno, ma l’in-
tero Paese.
Dal nostro punto di vista, ciò
ha significato coinvolgere i
97 Comuni della Città me-
tropolitana dando la possi-
bilità a ogni sindaco, a ogni
territorio, di avanzare pro-
poste che fino a quel mo-
mento non erano state finanziate oppure i cui lavori era-
no fermi per i più disparati motivi.
Oggi abbiamo la possibilità di far partire idee nuove e di
riavviare i lavori bloccati. Tocca a noi, adesso, lavorare sui
progetti e spendere nel migliore dei modi e nel più bre-
ve tempo possibile queste somme.
Giuseppe Falcomatà
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