CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2016
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FOCUS
PRIMA
di approfondire il ruolo del settore vitivinicolo
all’interno del made in Italy, una premessa è d’obbligo. Ciò
che ho potuto riscontrare, in generale, nel corso di que-
sti anni, è stato un complessivo timore nei confronti del
mercato libero. Molti produttori hanno trovato “scomodo”
– se così si può dire – il passaggio da un’economia protet-
ta, grazie ai dazi sulle importazioni, ad un’economia libera
e di respiro internazionale, che naturalmente ha il pregio
di aiutare coloro che sono più efficienti. Riguardo al vino,
per esempio, ogni paese tende a coltivare un certo scio-
vinismo; è un meccanismo comune e in parte compren-
sibile, ma che sulla lunga prospettiva non aiuta.
In Italia lo stato di salute del settore è complessivamente
buono, anche se la normativa comunitaria crea qualche
disequilibrio. Il meccanismo delle autorizzazioni – neces-
sario al fine di impiantare nuovi vigneti – incide di fatto
VINO,
PROTAGONISTA
DEL
MADE IN
ITALY
Vittorio Frescobaldi, Presidente onorario Compagnia de’ Frescobaldi
Chi ha scommesso sull’internazionalizzazione è stato premiato dall’allargamento del mercato
sulla libertà delle imprese di crescere. Non di rado acca-
de, infatti, che alcune avrebbero bisogno di ampliare la
produzione con più vigneti; altre, invece, fanno fatica ad
andare avanti con quelli che hanno.
La normativa europea nasce dall’esigenza di evitare un
surplus produttivo. Per mantenere vincolato il patrimonio
di vigneti presenti in Europa è stato istituito il meccani-
smo del diritto di reimpianto, in base al quale chi deside-
rava crescere doveva acquistare tale diritto da chi stava
dismettendo la produzione. Pur essendo nato con le mi-
gliori intenzioni, lo strumento ha dato vita ben presto a un
fenomeno speculativo (si veda il caso dei vitigni di Bru-
nello di Montalcino), sicché è stato trasformato in un’au-
torizzazione. Questo ha finito per ingessare non poco l’e-
lasticità di un mercato che invece andrebbe lasciato libero
di adattarsi alle esigenze del consumatore.