CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2016
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FOCUS
Quale è lo stato di salute del settore delle macchi-
ne utensili?
L’industria italiana costruttrice di macchine utensili, ro-
bot e automazione, rappresentata da Ucimu-Sistemi per
Produrre sta vivendo un momento certamente positivo.
A crescere non è solo la produzione che, secondo le pre-
visioni elaborate dal nostro centro studi, a fine 2016, si
attesterà intorno ai 5,5 miliardi, ma è anche il consumo.
Dal 2014, infatti, l’Italia è tornata ad essere un mercato
interessante e vivace. La ripresa della domanda di siste-
mi di produzione proseguita per tutto il 2015 troverà con-
ferma anche nel 2016, a testimonianza della rinnovata
volontà del sistema manifatturiero del Paese a investire
in beni ad alta tecnologia. Anche le previsioni di medio-
lungo termine, elaborate dall’istituto econometrico Oxford
Economics evidenziano un andamento positivo del consu-
mo italiano di macchine utensili, anche se in rallentamen-
to: + 8,2% nel 2017, +1,4% nel 2018, +1,1% nel 2019.
D’altra parte, il trend positivo degli ordinativi raccolti dai
costruttori italiani sul mercato domestico prosegue senza
interruzioni da tredici trimestri. Al positivo andamento del-
le vendite in Italia hanno certamente contribuito misure
quali il Superammortamento al 140% e la Nuova Sabatini.
Ancora di maggior incentivo alla domanda per tutto il 2017
e oltre sarà il piano Industria 4.0 del governo che, oltre alla
riconferma del Superammortamento e della Nuova Saba-
tini, prevede anche l’introduzione dell’iperammortamen-
to al 250% per gli investimenti in tecnologie innovative.
Differente è il discorso relativo all’andamento delle espor-
tazioni, che dovrebbero attestarsi sul livello del 2015, in-
torno ai 3,5 miliardi di euro, penalizzate dalla debolezza
della domanda da parte di alcuni mercati particolarmente
rilevanti per il made in Italy. Sul consuntivo di questa pri-
ma parte dell’anno ha, di fatto, pesato l’arretramento del-
le vendite nei Bric: Cina (-19,7%), Russia (-60,1%), India
(-18,7%) e Brasile (-46,6%). D’altra parte, il rallentamen-
to dei Bric è un fenomeno a cui assistiamo già da tempo.
Ciascuno di questi paesi si trova a fronteggiare situazio-
ni particolari: la Cina ha ridotto il suo ritmo di crescita; la
Russia è un mercato fortemente penalizzato dalle restri-
zioni imposte dall’Unione europea; il Brasile è un’econo-
mia instabile, l’India resta sotto le aspettative.
Parliamo allora di esportazioni. Quali sono i principa-
li mercati di sbocco delle macchine utensili e dei ro-
bot italiani?
I costruttori italiani sono riconosciuti nel mondo per la fles-
sibilità e la capacità di interpretare al meglio le esigenze
del cliente, proponendo un prodotto realizzato “su misura”.
Questo fa sì che l’offerta italiana di settore sia apprezzata
in mercati molto diversi tra loro, per geografia e cultura.
La Germania si contende, insieme agli Stati Uniti, il vertice
della classifica dei paesi di destinazione dell’export italia-
no di macchine utensili. In particolare, l’ultima rilevazio-
ne disponibile – relativa ai primi sette mesi del 2016 –
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VALORIZZARE
LA
RIPARTENZA
Il settore delle macchine utensili torna a numeri positivi, sostenuto anche dalle recenti misure
del governo. Massimo Carboniero, presidente Ucimu-Sistemi per produrre, ribadisce il grande
valore del made in Italy e come il comparto si presenti più forte rispetto agli anni pre-crisi.