VITA
ASSOCIATIVA
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CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2016
darmi una formazione in più rispetto all’università. Il Col-
legio propone una gran varietà di materie e al momento
seguo con particolare interesse quelle economiche.
Ci spiega in cosa consiste il corso in Global Governance?
Potrei definirla una sorta di interfacoltà, in quanto trattia-
mo sia materie scientifiche come tutela dei disastri am-
bientali, che umanistico-sociali, come diritto ed economia.
Abbiamo da poco cominciato un corso sui diritti umani
con Hauwal Ibrahim, docente ad Harvard e molto attiva
in Nigeria sul tema.
Ha già un’idea di cosa farà “da grande”?
In realtà no. Ho scelto questi studi perché vorrei un ap-
proccio il più aperto possibile sulle cose, fermo restando
un orientamento sui temi sociali. Al momento non riesco
a “incasellarmi” in un lavoro specifico, l’unica certezza è
che mi piacerebbe poter viaggiare.
Ha già avuto qualche esperienza all’estero?
Due anni fa ho lavorato a Dublino presso una galleria d’ar-
te, ritrovandomi in un ambiente davvero multiculturale.
Ho poi partecipato al Programma Comenius, che coinvol-
ge le scuole superiori di diversi paesi. Io facevo parte del
gruppo che lavorava sul tema delle migrazioni e sono sta-
ta per un paio di settimane in Turchia, in Polonia e in Ger-
mania. Proprio in Turchia, dove ci trovavamo in una città
molto povera, ci si accorge di quanto siamo fortunati e di
quanto ci lamentiamo impropriamente.
Di migrazioni, così come di muri, ultimamente si par-
la molto, anche citando la recente elezione del presi-
dente Trump. Cosa pensa?
Posso dirle che sono preoccupata. Non nello specifico per il
mio futuro, ma in generale. Non saprei farle un’analisi spe-
cifica. Mi viene in mente il verso di una canzone di Franco
Battiato che dice: “Il mondo torni a quote più normali”.
•
un canale su Youtube nel quale carico video che tratta-
no argomenti utili a chi frequenta l’ultimo anno delle su-
periori e si prepara alla maturità. Ho raccolto 230 iscritti
e dai commenti che ricevo mi sembra che siano di aiuto.
A differenza dei canali americani o inglesi, Youtube Italia
non offre ancora molti contenuti di qualità e così mi so-
no detto: perché non provare? Certo, è impegnativo: im-
piego dalle 8 alle 10 ore a settimana per raccogliere e
studiare il materiale e nel weekend confeziono il video.
Nel suo curriculum ci sono anche nove anni di scher-
ma agonistica. Cosa le ha insegnato lo sport?
A capire che ciascuno di noi ha i propri punti deboli. A
scuola sono sempre andato molto bene. Nella scherma,
invece, nonostante mi allenassi 3 volte a settimana, non
ho mai ottenuto grandi risultati in gara. Praticarla, pe-
rò, mi è piaciuto lo stesso ed è stato un grande insegna-
mento di vita.
Clara Saglietti
IL MIO DESIDERIO? UNO SUARDO
APERTO SUL MONDO
Da nuova allieva del Colle-
gio Lamaro Pozzani come
si sta trovando?
Sono molto contenta. L’am-
biente è stimolante sia dal
punto di vista didattico che
sotto il profilo umano. Sono
arrivata a settembre scorso
e poiché all’inizio non ave-
vo tante lezioni da seguire i compagni mi hanno coinvol-
ta in diverse attività: ho visto spettacoli teatrali, concerti
e sono andata parecchio in giro. Roma mi piace tantis-
simo, è molto varia dal punto di vista architettonico: ora
c’è un monumento classico, ora uno scorcio medievale.
Provenendo da una piccola città della provincia di Cuneo,
Grinzane Cavour, lo apprezzo tantissimo; è come vivere
in tante città contemporaneamente.
Cosa le piace della proposta didattica del Collegio?
Ho la possibilità di coltivare ancora di più l’approccio in-
terdisciplinare che già caratterizza il corso di studio che
ho scelto: Global Governance all’Università di Tor Verga-
ta di Roma.
Più in generale, mi interessava fare l’esperienza di una
scuola di studi superiori perché penso che questa possa