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CIVILTÀ DEL LAVORO
VI - 2016
DOSSIER
È presidente di Persico, azienda da lui fondata,
dopo aver lavorato come operaio e modellista.
Grazie a un forte orientamento all’innovazione
e all’impiego di nuovi materiali, l’azienda si è
affermata nella produzione di stampi e impianti
per i rivestimenti e l’isolamento acustico
e termico. Ha unità produttive anche in Usa
e Cina. Esporta l’80% della produzione.
320 i dipendenti.
Pierino Persico
Industria metallurgica – Bergamo
LA
NAUTICA
CHE NASCE VICINO
LA
MONTAGNA
Da operaio a imprenditore di una florida azienda del
settore metalmeccanico. Guardandosi indietro cosa la
rende più orgoglioso della sua carriera?
Il fatto che me la sono conquistata “day by day”, affron-
tando e precedendo i cambiamenti tecnologici epocali.
Altri ingredienti sono stati la grande passione per il mio
lavoro, unita a una smisurata curiosità di capire dove po-
ter anticipare il mercato, così imprevedibile e sfuggente.
Arrivare prima degli altri per proporre nuove tecnologie,
per affrontare nuove sfide.
Non mi sono mai fermato credendo di poter vivere su
quanto conquistato fino a quel giorno.
Determinante è stato il bisogno di guardare – fin dall’ini-
zio della mia carriera – oltre i confini della nostra Italia.
Oggi la mia azienda lavora “nel mondo”.
Tutto questo mi rende particolarmente orgoglioso.
Complice la crisi e grazie a Industria 4.0 si è tornati a
parlare dell’importanza degli istituti tecnici. Qual è la
sua esperienza come imprenditore? Le è difficile tro-
vare i profili di cui ha bisogno?
Gli istituti tecnici sono la linfa per la formazione. Io stes-
so ho frequentato l’istituto tecnico (serale, perché dove-
vo anche lavorare). Neodiplomati tecnici (e anche laurea-
ti) in meccanica e meccatronica sono continuamente a
colloquio presso l’ufficio Hr della mia azienda.
Ho difficoltà a reperire risorse umane con alti profili tecni-
ci perché oggi le aziende tecnologicamente avanzate han-
no bisogno di giovani ben preparati, ma soprattutto con
la voglia di mettersi in gioco, che conoscano bene le lin-
gue straniere, che abbiano voglia di viaggiare, di cresce-
re, di entrare a far parte della squadra.
I tempi e le esigenze sono cambiati. Servono profili nuo-