CIVILTÀ DEL LAVORO
IV•V - 2016
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INCHIESTA
La nostra indagine sullo stato dell’arte dell’industria metal-
meccanica nazionale va esattamente in questa direzione.
Tra i molti risultati emersi mi limito a richiamare quello
più rilevante costituito da una duplice realtà. Da una par-
te i temi di Industria 4.0 hanno iniziato a diffondersi pres-
so imprese che abbiamo definito “adopters”, vale a dire
aziende che adottano già alcune delle tecnologie abili-
tanti per la realizzazione della smart factory. Dall’altra le
imprese, nelle quali tale processo è ancora agli inizi, che
abbiamo definito “non-adopters”.
La presa d’atto di questa polarizzazione ci ha spinti a in-
dicare la necessità e l’urgenza di sensibilizzare le nostre
imprese e l’industria italiana verso il nuovo paradigma
rappresentato dalla digitalizzazione dei processi organiz-
zativi e produttivi.
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L’indagine di Federmeccanica “Costruiamo insieme il
futuro” ha il grande pregio di fare ordine su una ma-
teria molto complessa: Industria 4.0. Quali sono i prin-
cipali risultati?
Prima di entrare nel merito della sua domanda vorrei fare
una premessa. Nel gennaio scorso, Klaus Schwab, Presiden-
te del World Economic Forum, ha aperto i lavori di Davos
ricordando che siamo sull’orlo di una rivoluzione tecno-
logica destinata a modificare il nostro modo di vivere, di
lavorare e di relazionarci l’un l’altro. Un evento che, nella
sua dimensione, nei suoi possibili esiti e nella sua com-
plessità, rappresenterà qualche cosa che il genere umano
non ha mai sperimentato in precedenza. La consapevolez-
za di tutto ciò deve diventare per ciascun imprenditore e
per ciascun cittadino il nuovo “abito mentale”.
RINNOVARE
DALL'INTERNO
PER
VINCERE
ALL'ESTERO
Adopters e non-adopters. La fotografia scattata da Federmeccanica vede le imprese suddivise in
due macrocategorie, suggerendo implicitamente l’adozione di misure ad hoc. Con il Presidente
Fabio Storchi abbiamo approfondito il tema alla luce del nuovo piano varato dal Governo.