CIVILTÀ DEL LAVORO
IV•V - 2016
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INCHIESTA
duto in Germania o in Gran Bretagna, ma anche dei ritardi
strutturali italiani che rallentano la risposta delle imprese
alla sfida tecnologica. Per questo Confindustria ha accolto
con soddisfazione il Piano del Governo, che avevamo for-
temente sollecitato e che segna un cambio di approccio
nelle politiche economiche: finalmente anche in Italia si
torna a parlare di politica industriale con uno sguardo al
futuro, con un’idea di sviluppo del nostro Paese e con la
volontà di mettere in campo strumenti che non servono
a tamponare un’emergenza, ma a orientare in modo co-
ordinato e convergente le imprese verso l’innovazione.
Tra i grandi capitoli di Industria 4.0, quale ritiene più
strategico e quale più difficile da conseguire?
Non credo che siano temi che possano essere messi in
ordine di importanza. La sfida digitale travolgerà l’inte-
ra società e non solo il mondo produttivo e va affrontata
Per Confindustria che cosa significa Industria 4.0?
Industria 4.0 è una grande opportunità. È l’occasione per
rimettere l’industria al centro della politica economica, per
rilanciare il suo ruolo di motore della crescita e per infon-
dere nuova fiducia. In altre parole, in un contesto economi-
co-politico incerto sia in Italia che a livello internazionale,
Industria 4.0 rappresenta l’occasione per dare una nuo-
va prospettiva alle nostre imprese e far sì che l’industria
torni a essere protagonista della crescita e dello sviluppo.
Per Confindustria oggi la questione industriale è centrale e
può essere declinata in una sola parola: innovazione. Ecco,
crediamo che Industria 4.0 sia l’occasione per esprimere la
capacità innovativa, la qualità dei nostri prodotti, la com-
petenza delle nostre imprese. Ovviamente, c’è molto da
lavorare: siamo consapevoli non solo del fatto che le no-
stre imprese si stanno affacciando nel mondo della tra-
sformazione digitale meno attrezzate di quanto sia acca-
L’
IMPRESA
AL CENTRO
La sfida digitale travolgerà l’intera società. Non possiamo pensare di avere imprese innovative
senza nuove professionalità. E senza strumenti di finanza per la crescita le aziende
non avranno i mezzi per rinnovare i macchinari. A parlare è Giulio Pedrollo,
Vice presidente di Confindustria per la politica industriale.