Civiltà del Lavoro, n. 1/2016 - page 62

RITRATTI
CIVILTÀ DEL LAVORO
I - 2016
62
Gli intellettuali nella cultura di impresa
Questa è la peculiarità assoluta dell’industriale Adriano Oli-
vetti (e anche la ragione della sua solitudine). Uno degli
uomini più vicini a lui, Mario Caglieris, ricordò con amarez-
za che dopo la sua morte un tacito comando avesse attra-
versato le stanze dei palazzi del potere: “Dimenticarlo”. Su
di lui cadde un silenzio assoluto e contro i suoi più stretti
collaboratori, in quanto “olivettiani”, iniziò e si protrasse
per anni una sottile campagna di denigrazione sistemati-
ca. Tutto questo non accadde per caso, anche perché per
una straordinaria coincidenza la stessa sorte ebbe un al-
tro grande imprenditore: Enrico Mattei.
Era impossibile e pericoloso per gran parte dell’impren-
ditoria italiana di quel tempo – e anche di oggi – accet-
tare l’idea che potesse esistere una grande impresa pri-
vata, di livello internazionale, che non ponesse il profitto
come il fine ultimo e unico della sua attività. Era altret-
tanto impossibile accettare l’idea che a guidarla fosse un
uomo proveniente dall’alta borghesia; un uomo animato
non soltanto nelle prospettive, ma anche nelle decisioni
quotidiane, da ideali apertamente enunciati che avevano
una evidente matrice socialista.
copertina 1...,52,53,54,55,56,57,58,59,60,61 63,64,copertina 3,copertina 4
Powered by FlippingBook