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CIVILTÀ DEL LAVORO

VI - 2016

DOSSIER

È presidente di Bedeschi, azienda di famiglia

attiva nella produzione di macchinari e impianti

per cementifici, per l’industria mineraria, dei

laterizi e per la logistica portuale e offshore.

Realizza il 90% del fatturato all’estero,

prevalentemente negli Stati Uniti e in Russia,

e occupa 305 dipendenti.

IL

CLIENTE

AL CENTRO

PERDURARE

NEL

TEMPO

Ha cominciato a lavorare nell’azienda di famiglia quan-

do era ancora studente. Che ricordo ha di quegli anni?

Un ricordo bellissimo. Era il 1958, per la nostra azienda

anni molto difficili, ma io avevo vent’anni. Era un momen-

to particolare perché mio padre e i suoi quattro fratelli

avevano separato i loro beni aziendali. Tre fratelli erano

in Venezuela e in Argentina, sempre con l’attività legata

all’azienda. In quegli anni una crisi dell’export con il Sud

America aveva bloccato questo importante mercato, in

coincidenza anche di una crisi dell’edilizia in Italia; da qui

le nostre difficoltà aziendali.

La forza, e un po’ la sana incoscienza della giovane età,

mi aveva proiettato all’interno dell’azienda a dare una

mano a mio padre. Alternavo il lavoro a qualche periodo

che mi sembrava di “vacanza” per completare gli esami

all’università. Tutto di fretta perché a 23 anni mi laureavo

in ingegneria meccanica a Padova. Quel periodo è stato

di grande impegno: un “master” fatto sul campo, molto

utile per tutti gli anni seguenti di lavoro.

Guida una impresa ultracentenaria. Cosa sente di ave-

re in comune ancora oggi con il nonno Guglielmo che

la fondò nel 1908?

In comune con il nonno Guglielmo sono ancora i suoi va-

lori fondanti dell’azienda. Quelli derivati dal suo esempio,

da quello di mio padre Rino, da me, oggi da mio figlio Ri-

no e da tutti quelli che in oltre cento anni hanno lavora-

to e lavorano con noi.

Sono valori di onestà, impegno, rispetto sia verso i clienti,

sia verso la società civile in cui si opera. Valori che quoti-

dianamente cerchiamo di applicare, spero in maniera suffi-

ciente. Questo è un patrimonio “morale” dell’azienda, che

potrà continuare con i miei due nipoti Federico e Leonar-

do, i quali si stanno validamente preparando con lo studio.

Bedeschi è stata sempre proiettata sui mercati esteri.

Quali ha trovato più complessi?

La nostra storica presenza nei mercati esteri ha permesso

la nostra crescita. Già nel 1936, quando io nascevo, mio

Guglielmo Bedeschi

Industria meccanica – Padova