Civiltà del Lavoro, n. 2/2023

31 Civiltà del Lavoro | marzo • aprile 2023 Al 2023 il Gruppo Auricchio conta otto stabilimenti produttivi lungo tutto lo stivale e due realtà all’estero che si occupano di importazione e distribuzione; l’integrazione delle operazioni a valle della filiera sono state scelte per via della strategicità dei mercati di riferimento, Stati Uniti e Spagna. Il nostro Gruppo ha chiuso l’anno passato con una quota di export di circa il 50%, con prevalenza dei mercati americano e spagnolo cui seguono gli altri principali mercati europei. Abbiamo imparato in questi anni quanto sia importante per i brand italiani avere una vocazione all’export ed è sicuramente la strategia che ha guidato anche le scelte di acquisizione del gruppo, in modo da porsi come interlocutore unico per i buyer di categoria. Negli anni abbiamo portato a termine diversi progetti sugli aspetti che a mio parere risultano più critici per la sostenibilità dell’industria lattiero-casearia: è stato fondamentale affrontare il tema dell’efficientamento e la riduzione del consumo idrico; sempre centrale è la riduzione del consumo energetico e trovare soluzioni per la produzione di energia, con investimenti sul fotovoltaico e cogeneratori; interventi volti a ridurre le emissioni provocate dai processi produttivi ed ottimizzare la logistica interna e verso terzi; ridurre i consumi di materiali accessori per il packaging e in continua ricerca di soluzioni convincenti che possano dare le stesse garanzie attuali al consumatore; controllare la qualità della filiera e della materia prima anche in termini di certificazione di benessere animale. In questi e altri ambiti abbiamo cercato di raggiungere risultati sempre migliori entro il range di fattibilità degli interventi e siamo da sempre propensi a guardare alle innovazioni che ci possono consentire di migliorare le nostre performance in termini di sostenibilità della filiera. Abbiamo deciso da quest’anno di iniziare un percorso di rendicontazione della sostenibilità del Gruppo per essere un’azienda sempre più trasparente verso tutti i nostri stakeholder. Questo impegno rappresenterà anche la base di un progetto strategico a lungo termine che non può prescindere da questi aspetti definendo obiettivi chiari e rilevanti. È importante che le imprese adottino un approccio olistico riguardo al tema della sostenibilità, orientandosi al miglioramento continuo e alla flessibilità di adattamento alle continue evoluzioni del contesto in cui noi tutti viviamo e operiamo. Giandomenico Auricchio è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2010. È amministratore delegato della “Gennaro Auricchio”. Iniziata la sua attività imprenditoriale nell’azienda di famiglia, si occupa dell’apertura della filiale negli Stati Uniti d’America consolidando la presenza sul mercato americano del marchio Auricchio. Pone grande attenzione all’innovazione tecnologica adeguando costantemente gli impianti ai più innovativi sistemi di produzione. Oggi la “Gennaro Auricchio” è una delle principali aziende casearie italiane ed esporta circa il 40% della propria produzione PRIMO PIANO Lo stabilimento Auricchio di Cremona

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