Roma 2022 - Convegno Nazionale "Tecnologia e innovazione per una transizione energetica"

Ma questi due aspetti curati in parallelo possono rendere il nostro Paese iper competitivo e questo credo sia davvero il nostro obiettivo. Risolvere quindi l’immediato. Come si fa? Molto hanno spiegato i colleghi, l’unica cosa che posso aggiungere è di moderare i consumi là dove questo possa essere fatto con comportamenti virtuosi che, peraltro, mi permetto di dire, vanno bene anche per l’ambiente quindi siamo in un’ottica di sostenibilità e forse fanno bene ad ognuno, ad ogni famiglia per rivedere un po’ certi aspetti, aiutare l’industria perché il calo di consumo dell’industria non è un fatto positivo, è una riduzione di produzione, di produttività quindi di economia nel Paese, ma questo accompagnandolo con un’evoluzione dell’implementazione delle rinnovabili che, necessariamente deve vedere anche un’implementazione dei sistemi di accumulo elettrico di varia natura per bilanciare il sistema e che vada in parallelo con i discorsi che hanno fatto i miei colleghi. Questa sarebbe una politica energetica, a mio avviso, estremamente valida. FEDERICO FUBINI Quello che mi piace è che da questa crisi si inizia a vedere anche una vocazione per il nostro Paese. Per tanti anni si è parlato della mancanza di vocazione de nostro Paese. Francesco Starace, lei porta a questo tavolo una visione parzialmente diversa perché, fra tutti, è quello che ha più puntando sulle rinnovabili, che ha portato una prospettiva un po’ diversa nel considerare l’energy mix. Naturalmente anche un grande gruppo globale, a questo punto, come voi, ha dei temi di trade-off, cioè dove concentrare per esempio gli investimenti o ci sono questi trade-off o non ci sono tra investire di più su un mercato, investire di più su un altro mercato parlando di rinnovabili? FRANCESCO STARACE Cavaliere del Lavoro e Amministratore Delegato di Enel È chiaro che c’è una competizione tra diversi sistemi perché questo è un aspetto della vita, però è anche vero che i cambiamenti sono repentini e bisogna essere in grado di seguirli con velocità. 4. Evoluzioni delle reti e nuove frontiere tecnologiche 83

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