Civiltà del Lavoro, n. 2/2023

46 FOCUS Civiltà del Lavoro | marzo • aprile 2023 di Paola TOGNI RISORSA A RISCHIO serve responsabilità audato sii, mi’ Signore, per sora acqua, la quale è molto utile e umile, e preziosa e casta”. È stato Papa Bergoglio a ricordarci con le parole di San Francesco d’Assisi quanto l’acqua sia prima di tutto un valore spirituale oltre che un bene primario. Nelle parole semplici del Santo, il Pontefice ha detto di sentire la bellezza del creato e al tempo stesso ci ha ricordato che difendere l’acqua significa salvare il mondo, la vita quindi. I boschi, le valli, le cime di questi Appennini sono fuori dalle finestre della nostra azienda, poco lontano da qui l’ombra verde del Subasio e quindi subito sotto l’Assisi di Francesco. Qui da noi l’acqua è lavoro. Anche per noi e per i nostri collaboratori l’acqua è vita, nel senso più ampio e nobile della parola. L’acqua è il bene primario che gestiamo come azienda e ne siamo infinitamente grati al nostro territorio integro che la produce e la conserva in una qualità ottima. Sempre le parole del Papa avvertono che questa risorsa potrebbe non essere inesauribile. Bergoglio ha detto: “L’acqua non sia motivo di guerre, sia preservata per le generazioni future, non sia oggetto di sprechi e di abusi”. In Italia ne consumiamo circa 26 miliardi di metri cubi all’anno, di cui poco più della metà, il 55%, è legato agli usi agricoli, il 27% a quelli industriali e circa il 18% per scopi civili. Anche noi siamo consapevoli che in futuro, anche a causa dei cambiamenti climatici in atto, l’acqua possa essere una risorsa a rischio, sia in quantità che qualità. Per renderci conto, basta pensare all’estate scorsa, quando in Italia abbiamo avuto la peggiore siccità degli ultimi anni. Infatti secondo i dati del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), nei primi sette mesi del 2022 le piogge sono diminuite del 46%, rispetto alla media degli ultimi 30 anni. Siccità che ha contribuito anche al verificarsi di eventi alluvionali drammatici, come quelli della Valcamonica, Val di Fassa, Sicilia, Massa Carrara e non ultimo quello che ha colpito le Marche il 15 e il 16 settembre, provocando 13 morti, coinvolgendo anche un nostro stabilimento. Tali eventi hanno segnato pesantemente le comunità, fino a generare un senso di “impotenza” di fronte a tanta distruzione. Paola Togni “L

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=