Civiltà del Lavoro, n. 2/2023

24 PRIMO PIANO Civiltà del Lavoro | marzo • aprile 2023 driver per la sfida della competitività del comparto. Se inizialmente l’applicazione della tecnologia nel mondo agricolo riguardava per lo più singoli sistemi “in campo”, oggi invece è possibile applicare in contemporanea e in maniera integrata diverse tecnologie in grado di cambiare, proprio come sta avvenendo nel comparto manifatturiero, l’intero processo di produzione. In che modo? L’imprenditore ha potenzialmente a disposizione strumenti semplici che possono essere utilizzati ovunque e che lo aiutano a prendere decisioni più consapevoli, perché basate su evidenze oggettive, e soprattutto più tempestive. Basta consultare un tablet attraverso il quale accedere ad una piattaforma dove arrivano contemporaneamente i dati provenienti, ad esempio, da un sensore caricato su un’attrezzatura, da un altro installato in campo, da droni, dalla stazione aerospaziale per previsioni meteorologiche aggiornate e per poter decidere in tempi rapidi se irrigare o meno la superficie coltivata o solo in una quota parte. Tutto questo in un unico ambiente. Stupisce che un settore considerato per certi versi arretrato, molto tradizionale, immaturo e talvolta anche resistente al cambiamento sia invece così tecnologicamente avanzato. Fino a pochissimi anni fa era vero, ma se vediamo i dati dell’ultima rivelazione, la percentuale di aziende che utilizzano almeno una tecnologia 4.0 è in continua crescita. Va però precisato che c’è una buona fetta di imprese agricole e zootecniche italiane che non si è ancora mosso in questa direzione. Aziende, tendenzialmente piccole e che non hanno ancora affrontato il tema del ricambio generazionale, inerti al cambiamento e con innovazioni tecnologiche davvero ridotte. Basta pensare che la superficie agricola, la quota di Sau, effettivamente coltivata con tecniche 4.0 oggi è ancora inferiore al 10% e che una quota estremamente rilevante di campi al livello nazionale viene coltivata alla vecchia maniera, con tecnologie e sistemi tradizionali. Molto spesso gli imprenditori attendono di conoscere il ritorno degli investimenti realizzati in tecnologia prima di procedere allo step successivo. È comprensibile, visto che parliamo di aziende mediamente piccole con superfici coltivate di pochi ettari e che hanno Base: 490 aziende agricole. Un’azienda può utilizzare più di una soluzione 47% 34% 26% 19% 19% 14% 12% 12% 12% 5% 4% 1% Software gestionali aziendali Sistemi di monitoraggio e controllo di macchine e attrezzature Sistemi di monitoraggio da remoto di coltivazioni/terreni Sistemi di supporto alle decisioni Servizi di mappatura di coltivazioni e terreni attraverso dati satellitari Servizi di mappatura di coltivazioni terreni o bestiame attraverso dati raccolti grazie ai droni Sistemi di monitoraggio da remoto di infrastrutture aziendali Servizi di mappatura di colt. e terr. attraverso dati raccolti da macchine e attrezzature Sistemi di irrigazione di precisione abilitati da tecnologie digitali Sistemi di gestione e monitoraggio da remoto di coltivazioni e terreni in ambiente protetto Servizi di trattamento in campo con droni Robot autonomi o semiautonomi per attività in campo In prima posizione i Software gestionali, abilitatori per le altre soluzioni Prosegue la crescita dei Sistemi di monitoraggio da remoto di macchine, attrezzature e terreni Continuano a crescere anche i Sistemi di Supporto alle Decisioni (DSS) LE SOLUZIONI 4.0 UTILIZZATE DALLE AZIENDE AGRICOLE Fonte: Politecnico di Milano / Dipartimento di Ingegneria Gestionale

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