Civiltà del Lavoro, n. 2/2022

28 FOCUS Civiltà del Lavoro marzo • aprile • maggio 2022 Intervista a Giuseppe ROMA di Paolo MAZZANTI Dai piccoli comuni un SEGNALE DI SPERANZA l bando per i piccoli centri ha avuto una buona risposta anche al Sud, ma la stra- da per recuperare piena efficienza è an- cora molto lunga. Occorrono, spiega il presidente di Rete urbana delle rappre- sentanze Giuseppe Roma, partenariati pubblico-privato e serve maggiore attenzione alle competenze tecniche. Molti si chiedono se gli enti territoriali saranno in gra- do di spendere le ingenti somme che il Piano nazionale di ripresa e resilienza destina loro. Lei che ha sempre studiato le economie locali che ne pensa? Ormai è possibile fare delle verifiche nel concreto per- ché diversi bandi emanati fra la fine dello scorso anno e i primi mesi del ‘22 hanno coinvolto gli enti territoria- li e in taluni casi si è anche conclusa la valutazione del- le proposte. Le risorse multimiliardarie sono indubbiamente mol- to attrattive per comuni e regioni che negli anni passa- ti hanno visto un drastico ridimensionamento delle ri- sorse a loro disposizione, soprattutto per investimenti. Accedere ai finanziamenti del Piano nazionale di ripre- sa e resilienza (Pnrr) è un sogno per molti sindaci che tuttavia, a causa dei tagli alla finanza locale, hanno an- che ridimensionato il personale tecnico, spesso quello con maggiore professionalità come ingegneri, geometri, contabili, rendicontatori. Il problema, quindi, c’è, perché senza organizzazione e senza capacità gestionali non è facile realizzare interventi peraltro soggetti a una rigida procedura che non può es- sere derogata senza rischiare di perdere i finanziamenti. Non mancano, poi, le remore dei funzionari a procede- re rapidamente in quanto, operando in un contesto re- golativo impreciso, agiscono con la massima prudenza per evitare di essere sanzionati dalle autorità contabili o giudiziarie. Si è cercato di ovviare a questo inconve- niente con le normative di semplificazione, ma gli ef- fetti non potranno essere immediati. Considerando quanto successo in passato con i fon- di europei e dal primo periodo di efficacia del Pnrr, si può concludere che il miglioramento nella spesa ci sa- rà, ma temo in misura non soddisfacente. Recentemente c’è stato il bando per l’assegnazione dei fondi per la valorizzazione dei borghi. Com’è stata la partecipazione e come saranno spesi questi soldi? Il “bando borghi” emesso dal ministero per la Cultura del valore complessivo di un miliardo di euro ha rap- presentato una sorpresa del tutto positiva e per ora in controtendenza rispetto ad altri settori dove si coin- volgevano, come in questo caso, i comuni. Anche altri avvisi per valorizzare il patrimonio cultu- rale, come quello a favore dei giardini storici, hanno registrato un’ottima rispondenza in termini di propo- I Giuseppe Roma, presidente di Rete urbana delle rappresentanze

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