Civiltà del Lavoro, n. 6/2021

86 Civiltà del Lavoro dicembre 2021 Consumo e vendita, modelli rivoluzionati GENTILINI: LA QUALITÀ PREMIA L difficoltà del dopoguerra, non solo riesce in breve tem- po a riorganizzare l’azienda, ma, grazie alla sua gestio- ne, la domanda aumenta esponenzialmente, tanto che in pochi anni risultò difficoltoso soddisfarla. Ed è proprio per questo che nel 1958 si compì un importante passo dimensionale con l’inaugurazione del nuovo stabilimen- to produttivo in Via Tiburtina a Roma, ancora oggi se- de dell’Azienda. Il 1986 segna il mio ingresso in azienda come successore e attuale Presidente e Amministratore Delegato. Quali sono le caratteristiche dell’industria dolciaria italiana? Il settore ha risentito della crisi legata alla pandemia? L’economia mondiale nel 2020 è stata pesantemente ca- ratterizzata dalla pandemia da Covid-19. Il lockdown pri- ma e lo smart working poi, hanno ridisegnato non solo il modello di consumo alimentare degli italiani, ma anche i comportamenti di acquisto, le modalità di scelta dei pro- dotti, le tecniche di preparazione, i luoghi di fruizione. Se nel 2019 il mercato favoriva prodotti “free from” o “rich in”, con finalità salutistiche, integrali o più “legge- ri”, nel 2020 la preferenza dei consumatori si è spostata sui prodotti di pasticceria, che hanno visto un incremen- to del +14,2% in valore rispetto al 2019. Wafer, biscotti e a storia della sua azienda comincia nel 1890, da un forno all’Esquilino. Quali le tappe più significative di que- sta storia? Tutto inizia nel 1890 quando mio non- no Pietro Gentilini, dopo aver lavorato come garzone tra Toscana ed Emilia Romagna e dopo un’importante espe- rienza in vari Paesi dell’America Latina, approda a Roma e apre il suo primo forno, situato in uno dei quartieri sim- bolo della città, l’Esquilino. Tra le prime ricette che met- te a punto vi è quella degli Osvego, un tipo di biscotto di origine britannica molto in voga in quel periodo. Grazie al suo intuito riesce a perfezionare la ricetta rendendola perfetta per il pubblico italiano. Se già nel 1903 la Genti- lini viene annoverata tra le fabbriche di biscotti di Roma all’avanguardia con un motore a gas di 4 cavalli e ben 10 operai, è il 1906 l’anno che segna il passaggio strategico all’industria. In questo anno Pietro Gentilini apre infatti il primo stabilimento di produzione in Via Novara a po- chi passi da Porta Pia. Nel 1915 brevetta il treno Gentili- ni come marchio di fabbrica. Dopo la scomparsa di mio nonno Pietro, mio padre Etto- re e i suoi fratelli e sorelle ereditano il difficile compito di ricostruire l’azienda dopo la requisizione della stes- sa da parte degli Alleati. Mio padre, nonostante tutte le PAOLO GENTILINI Industria alimentare/prodotti da forno – Lazio

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