Civiltà del Lavoro, n. 6/2021

87 Civiltà del Lavoro dicembre 2021 prodotti “consolatori”, sono stati scelti come comfort food in un momento particolare nella vita dei consuma- tori, durante il quale la socialità e la convivialità sono sta- te vietate. Tra i prodotti per la prima colazione a casa ottime performance hanno ottenuto le fette biscottate, che sono cresciute del +6,9% a valore rispetto al 2019. In particolare sono i prodotti confezionati ad aver trat- to il vantaggio maggiore dalle nuove abitudini acquisite. Anche i canali di vendita hanno riscontrato cambiamen- ti: c’è stato un apprezzamento crescente per i piccoli ne- gozi di vicinato e per i discount che hanno incrementato le vendite, mentre i grandi ipermercati sono stati quelli che hanno sofferto maggiormente, registrando tenden- ze negative. Il canale e-commerce, garantendo maggiore comodità e sicurezza ai consumatori, ha registrato una crescita esponenziale. C’è un modo per mettere a sistema la miriade di mi- crorealtà di cui si compone il settore? Credo che il modo di mettere a sistema le microrealtà e in generale le aziende di cui si compone il settore sia di fare rete tramite l’associazione di categoria. Noi siamo iscritti da sempre a Confindustria e all’attuale Unionfood (ex Aidepi), il primo polo associativo che tutela gli inte- ressi degli associati dialogando con istituzioni e ammini- strazioni, sia nello sviluppo della normativa di settore, sia come propulsore per attività finalizzate alla salvaguardia e alla promozione dei prodotti rappresentati. Se pensa ai prossimi anni, cosa immagina per sé e la sua azienda? Sicuramente porterò avanti e implementerò una stra- tegia basata su investimenti in ricerca e sviluppo, mar- keting, export e approvvigionamento di materie prime di alta qualità che consenta al brand di accrescere im- magine e fatturato. Continuare il processo di internazionalizzazione è un aspetto fondamentale per Biscotti Gentilini: l’export è un settore su cui c’è ancora molto da fare, il mercato è così vasto eppure così particolareggiato per cui ogni pa- ese va trattato singolarmente. Abbiamo individuato Paesi obiettivo in base alle peculiarità territoriali, sociali, poli- tiche ed economiche tali da renderli strategici. Contribuire alla diffusione del Made in Italy con i nostri prodotti è per me sempre motivo di gran vanto. Cosa ha significato per lei la nomina a Cavaliere del Lavoro e quali le emozioni del giorno della cerimonia in Quirinale? Avere una storia di 130 anni alle spalle è per me un gran- de onore, una grande responsabilità e una grande mo- tivazione per affrontare le sfide future. Questa onori- ficenza, questa giornata mi hanno riempito di orgoglio e mi hanno fatto capire e ancor più mi hanno convinto che il mio impegno è di continuare a coltivare e svilup- pare il lavoro di mio nonno prima e mio padre poi, con- dividendo gli stessi valori e la stessa passione. Voglio infine, rivolgere un ringraziamento speciale a tutti i di- pendenti e agli ex dipendenti, i pilastri della mia Azien- da e veri custodi di un patrimonio fatto di competenze, di ricordi e di esperienze condivise all’interno di questa grande famiglia.

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