Civiltà del Lavoro, n. 6/2021

74 Civiltà del Lavoro dicembre 2021 Mobilità, cambio di paradigma ELKANN: ITALIA PROTAGONISTA L a svolta elettrica ha messo l’automo- tive di fronte a un cambio di paradig- ma. L’impressione è che i tempi di questo cambiamento abbiano colto di sorpresa l’industria. È così? La sfida che abbiamo davanti oggi è avvincente e ci ri- porta, per tecnologie e opportunità, a quella stessa for- za innovativa che contraddistinse gli esordi dell’auto nel secolo scorso. Il passaggio all’elettrico è in effetti epocale e interessa molti aspetti del sistema della mobilità: non coinvolge solo i produttori di automobili, ma anche le comunità urbane, i fornitori e i distributori di energia elettrica, le industrie specializzate nell’assemblaggio di batterie, gli sviluppatori di software per la gestione digitale dei di- versi componenti. La complessità della sfida in atto richiede il contributo e la collaborazione di tutti, soprattutto ora, che abbia- mo superato la fase di avvio e stiamo entrando nel mo- mento più interessante: quello in cui le auto elettriche diventano accessibili a tutti. Stiamo per vivere un’acce- lerazione, che porterà nuove opportunità, per chi pro- duce, distribuisce e utilizza automobili e servizi di mo- bilità innovativi e sostenibili. E l’Italia sarà protagonista di questa fase entusiasmante. Quale sarà il ruolo che il sistema Italia, a cominciare dal big player Stellantis, potrà giocare nel nuovo sce- nario mondiale della mobilità sostenibile? Stellantis, nato dalla fusione di Fiat Chrysler Automo- biles con il gruppo francese PSA, è un gruppo automo- bilistico che è nato già forte e solido, grazie ai suoi 14 marchi e alla sua presenza sui mercati di tutto il mondo. Inoltre possiede uno straordinario punto di forza: la sua diversità, geografica e culturale, frutto dell’unione di per- corsi imprenditoriali e industriali centenari, che costitu- isce una risorsa preziosa per avere successo in un set- tore certamente molto competitivo. Certo, ci sarà bisogno di puntare sulla trasformazione tecnologica delle infrastrutture. E dovremo rivedere nome e prassi consolidate, che deri- vano da oltre un secolo di mobilità a combustione. Sarà necessario dotare le città e i luoghi in cui viviamo di sta- zioni di ricarica e aumentare le risorse per le attività di ricerca e sviluppo sulle energie rinnovabili. Ma sono convinto che l’Italia abbia tutte le capacità per costruire una mobilità sicura, accessibile, moderna e sostenibile. JOHN PHILIP ELKANN Industria automobilistica – Piemonte

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