Civiltà del Lavoro, n. 6/2021

75 Civiltà del Lavoro dicembre 2021 Il 2021 è stato l’anno del centenario dell’Avvocato e quello della sua nomina a Cavaliere del Lavoro. Un ul- teriore passaggio di testimone, non crede? A proposi- to, come ricorda il giorno della cerimonia in Quirinale? Ricordo un momento di grande emozione. Ha rappresentato un passaggio di testimone, che unisce le generazioni della mia famiglia, e anche un motivo di orgoglio, perché celebra la possibilità di contribuire al- lo sviluppo di questo Paese. Guardando ai Cavalieri del Lavoro di oggi e di ieri, si co- glie davvero lo spirito, genuino e forte, della capacità imprenditoriale come risorsa positiva e creatrice per la nostra comunità. Inoltre ho molto apprezzato la scelta di premiare i Cavalieri insieme ai giovani Alfieri. Come già diceva mio nonno Gianni Agnelli, anche io cre- do che le giovani generazioni siano il nostro bene più im- portante: puntare su di loro è il modo migliore per co- struire e guardare al futuro. Di recente è stato tra i protagonisti della posa della prima pietra dello Science Gateway, ambiziosa strut- tura destinata alla divulgazione scientifica in costru- zione al Cern di Ginevra. Quanto è importante coniu- gare impresa, scienza e società? Il Cern è un modello di eccellenza, capace di contribuire alla conoscenza e al progresso della società in ogni suo aspetto. Se ci pensiamo, a Ginevra collaborano ogni gior- no ricercatori e scienziati da tutto il mondo, con risulta- ti che vengono poi messi a disposizione di tutti: è quin- di dalla condivisione delle idee, dai diversi background e dal lavoro di squadra che si genera un sapere che poi viene restituito all’umanità intera. E non è l’unico caso: mi viene in mente anche l’ISS, la Stazione Spaziale Internazionale, un altro esempio in cui prende vita una collaborazione che supera barriere fi- siche e geografiche, all’insegna del sapere scientifico e umano. Il progetto del Science Gateway si rifà agli stes- si ideali e siamo felici che la sua apertura nel 2023 per- metterà a studenti e famiglie di avvicinarsi sempre di più alla conoscenza e divulgazione scientifica. Tutto questo, con un pensiero a Sergio Marchionne, an- ch’egli cavaliere del Lavoro, incuriosito dalla fisica e ani- mato da una grande passione per la conoscenza e per il progresso, a cui sarà dedicato l’Auditorium. A proposito di divulgazione e formazione, quali sono i progetti strategici su cui sta ora lavorando la Fon- dazione Agnelli? La Fondazione Agnelli è diventata nel corso del tempo un punto di riferimento per l’analisi e lo studio del si- stema scolastico in Italia: siamo infatti convinti che il te- ma dell’istruzione sia fondamentale nello sviluppo indi- viduale delle persone e della società. Ai risultati delle ricerche, la Fondazione Agnelli associa anche la sperimentazione progettuale: ad esempio so- no ormai diversi anni che attraverso il progetto Edusco- pio aiutiamo a indirizzare studenti e famiglie nella scelta del percorso scolastico più adatto una volta terminate le medie inferiori. Nella sua ultima edizione, Eduscopio ha raccolto i dati di circa un milione di diplomati prove- nienti da oltre 7mila scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie. Per rispondere al problema dell’edili- zia scolastica, abbiamo indetto un concorso internazio- nale, che ha prodotto tante idee per rinnovare gli spa- zi della didattica, subito messe a disposizione di tutti. E abbiamo premiato il progetto vincitore nel modo mi- gliore: dalla carta è diventato realtà, con la realizzazio- ne di una delle scuole più avanzate e innovative d’Italia, dando così un doppio significato al titolo dell’iniziativa, “Torino fa scuola”. L’iniziativa più recente è di pochi giorni fa: il ciclo di “Col- loquia in Science Diplomacy” promossi dalla Fondazio- ne Agnelli insieme all’Accademia Nazionale dei Lincei e al Collegio Carlo Alberto di Torino. Con la Lectio Magi- stralis di Christine Lagarde, Presidente della Banca Cen- trale Europea, abbiamo chiuso il 2021 celebrando i valo- ri della democrazia e della scienza per lo sviluppo delle relazioni internazionali.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=