Civiltà del Lavoro, n. 3/2020

52 Civiltà del Lavoro giugno • luglio 2020 FOCUS Dobbiamo fare le opere con le REGOLE ORDINARIE partire dal nostro settore, che può tornare a essere un vo- lano formidabile per la ripartenza. Bisogna rimettere in mo- to l’economia, creando lavoro e investendo in infrastruttu- re e nelle città. Per farlo è necessario avere il coraggio di semplificare. Lo abbiamo detto anche al presidente del Consiglio Conte: se vogliamo ripartire in tempi brevi occorre rendere effi- ciente la macchina pubblica e avviare una drastica azione di semplificazione. Come valuta il superbonus al 110% previsto dal decre- to Rilancio? È forse l’unica misura di vero rilancio dell’economia mes- sa finora in campo dal Governo, ma da sola non basta. Oc- corre dare avvio a un vero piano di rilancio delle nostre città, finora le vere assenti da qualsiasi dibattito sulla cre- scita. Eppure è proprio nei centri urbani che si gioca la sfi- da per il futuro: sostenibilità, sicurezza, inclusione sociale. hiedono a gran voce di semplifica- re perché il vero cancro del Paese si annida tra le scartoffie, i pareri e le valutazioni necessarie a fare partire i lavori. Bisogna fare presto perché alla lentezza cronica ora si sommano gli effetti del Covid-19. Da qui partiamo nell’intervista a Gabriele Buia, presiden- te dell’Ance, l’associazione nazionale dei costruttori edili. Presidente, quale impatto ha avuto l’epidemia da Co- vid-19 nel settore edilizio? E cosa vi aspettate per i pros- simi mesi? Un impatto durissimo per un settore già alle prese con il perdurare di una crisi decennale. Ma abbiamo subito reagi- to adottando dettagliati protocolli di sicurezza che ci han- no permesso di riaprire in breve tempo senza far correre rischi alle nostre maestranze. Ora, però, occorre dare una scossa vera a questo Paese, a C Intervista a Gabriele BUIA, Presidente Ance di Silvia TARTAMELLA

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