Civiltà del Lavoro, n. 2/2020

18 Civiltà del Lavoro aprile • maggio 2020 PRIMO PIANO Parametri da CERTIFICARE di Ugo SALERNO, Presidente e Amministratore delegato Rina Spa differenza degli atti terroristici e degli eventi ambientali catastrofici, il rischio “pan- demia” non era stato preso nella giusta considerazione nelle valutazioni dei rischi della nostra società e del sistema economico. Non eravamo pronti ad affrontare quest’emergenza, nonostante i campanelli d’allarme di Ebola e Sars e nonostan- te qualcuno avesse già pronosticato uno scenario simile, come David Quammen, Barack Obama e Bill Gates. Abbiamo visto reazioni diverse nel mondo, tutte improntate a limi- tare il più possibile i contatti oppure a tracciarli con l’utilizzo di software dedicati, come fatto in Corea del Sud. Forse l’unica nazione che si è dimostrata davvero all’altezza è stata la Germa- nia, che ha gestito l’emergenza pagando un tributo di vite umane non comparabile ad altri pa- esi, grazie al suo ottimo sistema sanitario e alla lucidità delle decisioni. Ad oggi, vediamo ritmi diversi nel mondo. Ovviamente i primi colpiti dall’epidemia, come la Ci- na, stanno mettendo in piedi graduali ma decise politiche di riapertura, trovandosi così prossi- mi a lavorare a pieno regime. L’Europa e gli Stati Uniti, invece, sono ancora in una fase di transizione e dunque, come è ovvio, hanno attualmente l’obiettivo di far convivere le esigenze sanitarie con la necessità di riavviare il sistema economico, portando al minimo l’entità della recessione, che, secondo l’Fmi, colpirà il mondo nel 2020 con una riduzione prevista del Pil del 3%. Ciò non accadeva dai tempi della seconda guerra mondiale. Le procedure per smantellare progressivamente il lockdown si sin- tetizzano nella massima riduzione possibile dei contagi e il distanziamento sociale rappresenta la misura più efficace ma non l’unica. Infatti, per ridurre al minimo il rischio di infezioni, dobbia- mo lavorare su due fronti: uno più legato alle procedure e alle normative, l’altro più connesso a strumentazioni e impiantistica. Nelle aziende e negli uffici l’adozione di en- trambi questi approcci è più facilmente con- trollabile, molto più complesso è invece applicarli sui mezzi di trasporto, che sono potenzialmente il principale veicolo di con- tagio. Per questo, e per offrire un maggiore senso di protezione alle persone – cosa che nel medio termine potrebbe significare una ripresa più rapida anche del sistema turisti- co e dell’intrattenimento – sarà opportuno che ciascun parametro legato al conteni- mento del contagio possa essere verifica- to e certificato da esperti, che offrano una garanzia di competenza e indipendenza. Ugo Salerno A

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