Civiltà del Lavoro, n. 6/2019

60 Civiltà del Lavoro dicembre 2019 Dalla Val di Fiemme al resto del mondo GUSTO DOLOMITICO RICCARDO FELICETTI Trento – Industria/Agroalimentare, biologica a più di un secolo produce pasta nel cuore delle Dolomiti. Quanto conta il radicamento al territorio per un pro- dotto che fa il giro del mondo? Conta tantissimo. Non solo per una que- stione “affettiva” visto che è una questione di famiglia, ma anche perché la nostra pasta nasce in un contesto pratica- mente unico e difficilmente replicabile: sono infatti le stes- se Dolomiti a farci dono di un’acqua di sorgente purissima e di un’aria pulita. Quando poi la nostra pasta esce dai confini nazionali – e suc- cede per il 70% di quella prodotta – si aggiunge il valore del made in Italy, che all’estero è particolarmente apprezzato. Il Trentino e la Val di Fiemme sono luoghi dalla forte sen- sibilità ambientale, una vocazione che caratterizza anche la sua azienda con impianti produttivi alimentari in gran parte con energia da fonti rinnovabili. Questo ha un im- patto anche sui consumatori? Siamo tutti consumatori, siamo tutti persone. Sul fronte ambientale qualunque scelta, nella vita quotidiana, attuia- mo, dalla più semplice alla più ragionata, crea un impatto per tutti. La nostra famiglia è sempre stata sensibile a que- ste tematiche e in modo forse spontaneo abbiamo sem- pre fatto le nostre scelte pensando alla tutela dell’ambiente. Tutto questo non riguarda solo la parte legata alla produ- zione della pasta (e quindi agli impianti), ma anche cosa sta a monte e a valle di questo passaggio. Quindi ci siamo sem- pre preoccupati di avere materie prime i cui passaggi di la- vorazione rispettassero l’ambiente e abbiamo lavorato per chiudere la filiera con packaging ecologici o facili da riciclare. D

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