Civiltà del Lavoro, n. 6/2019

Un ritorno che incanta: dall’Ermitage di San Pietroburgo rientra al Museo Poldi Pezzoli di Milano la “Madonna Litta” di Leonardo, dipinta verso il 1490 durante la ventennale presenza del Maestro alla corte di Ludovico il Moro. L’arrivo di questo capolavoro è tra gli eventi clou delle manifestazioni italiane per i 500 anni dalla morte del genio vinciano, e lo si deve al generoso contributo di Fondazione Bracco, che è Main Partner di questa mostra straordinaria aperta fino al 10 febbraio. Intitolata “Leonardo e la Madonna Litta”, la rassegna ha molti aspetti affascinanti e innova- tivi, a iniziare dal dialogo tra la Madonna leonardesca e quelle di Giovan Antonio Boltraffio, Marco d’Oggiono, ed altri. Un confronto che lascia a bocca aperta. “Il rapporto con il Poldi Pezzoli è di lunga data”, racconta Diana Bracco, Presidente di Fon- dazione Bracco, da anni Corporate Member del Museo. “Così, quando la Direttrice Annalisa Zanni ci ha proposto, in un’ottica di partnership pubblico-privato, di partecipare alle cele- brazioni del 500° anniversario della morte di Leonardo, abbiamo accettato con entusiasmo, con l’obiettivo di ripetere il successo della mostra sulle Dame dei Pollaiolo”. La Madonna Litta, che sarà a Milano per pochi, preziosissimi mesi, è strettamente legata alla nostra città. e mostra notevoli affinità stilistiche con la seconda versione della Vergine delle rocce conservata alla National Gallery di Londra. Nel Ducato milanese il dipinto oggi all’Ermitage conobbe una notevole fortuna e il soggetto della Madonna che allatta ebbe una grande quantità di derivazioni tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento. Il qua- dro è sempre menzionato con enfasi nei vari passaggi di mano fra i personaggi più in vista dell’aristocrazia milanese; poi fu venduto dai Belgioioso ai Litta, prima di essere acquistato nel 1865 dallo zar Alessandro II. La MADONNA LITTA risplende a MILANO per i 500 anni di LEONARDO Diana Bracco, presidente Fondazione Bracco, ammira l’opera leonardesca in mostra al museo Poldi Pezzoli di Milano fino al 10 febbraio 2020 Marco D’Oggiono, Madonna delle Violette, 1495-1498 (Museo Poldi Pezzoli, Milano) Giovan Antonio Boltraffio, Madonna della Rosa, 1485-1490 (Museo Glen Head, New York) DALLE AZIENDE

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