Civiltà del Lavoro, n. 6/2018

119 CIVILTÀ DEL LAVORO VI - 2018 INTERVISTE fermato anche dagli ambiziosi obiettivi al 2030 per le fon- ti rinnovabili e l’efficienza energetica (32% di rinnovabili sul consumo energetico finale lordo e 32,5% di efficien- za energetica) che le consentirà di accelerare il percorso di decarbonizzazione della propria economia, coerente- mente con gli obiettivi dell’accordo di Parigi di riduzione delle emissioni di gas serra: un primato che deve essere mantenuto e che non si limita ai rilevantissimi benefici ambientali, ma che vede nella progressiva elettrificazio- ne anche un importante volano economico per le filiere industriali attivabili. Tra alti e bassi, l’auto elettrica sembra guadagnarsi strada. Enel dirà la sua? La crescente penetrazione di fonti rinnovabili ormai sem- pre più competitive, insieme agli obiettivi di decarbonizza- zione, spingono l’utilizzo dell’elettricità verso nuovi usi ed applicazioni, anche ulteriori, rispetto a quelli tradizional- mente soddisfatti con l’energia elettrica. Tra questi nuovi usi, l’elettrificazione del settore dei trasporti è quella che presenta le maggiori opportunità. Enel è in prima linea per supportare lo sviluppo della mo- bilità elettrica, in particolare sul fronte della ricarica dei veicoli e dei servizi integrati ai clienti. Lo facciamo attra- verso Enel X, l’unità di business dedicata allo sviluppo di prodotti innovativi e servizi digitali, con la quale siamo im- pegnati nella realizzazione di una rete capillare di infra- strutture pubbliche di ricarica in Italia, con un piano che prevede l’installazione di circa 7mila colonnine entro il 2020 per arrivare a 14mila nel 2022, per un investimen- to complessivo fino a 300 milioni di euro. • milioni di clienti. L’obiettivo è innovare e trovare soluzioni non solo tecnologiche, ma anche di carattere sociale, am- bientale ed economico per creare valore di lungo periodo per tutti i nostri stakeholder, azionisti, clienti e comunità. Il futuro, in un campo in rapidissima trasformazione come il nostro, va costruito giorno per giorno anche attraverso l’evoluzione dell’organizzazione del lavoro affiancata na- turalmente da operazioni di carattere societario. Come nasce il progetto Open Fiber per lo sviluppo del- la fibra ottica e perché un’azienda come Enel ha de- ciso di essere protagonista anche in questo campo? Il Paese sconta da troppo tempo un gap digitale nei con- fronti del resto d’Europa, un ritardo non più accettabile che frena il nostro sviluppo economico e sociale e pesa, so- prattutto, sulle nuove generazioni. La volontà di recupera- re velocemente il terreno perduto è alla base del proget- to Open Fiber, società di cui siamo azionisti al 50%, che sta cablando l’Italia con grande successo portando la fibra fin dentro le case (tecnologia FTTH – Fiber To The Home). Crediamo fortemente che questa iniziativa contribuirà al- lo sviluppo dell’infrastruttura digitale necessaria al Paese per colmare il digital divide col resto d’Europa e per com- piere un vero e proprio salto di qualità. Da oltreoceano arrivano segnali di ritorno a politiche di investimento in combustibili fossili. Il futuro è an- cora nella green economy? Assolutamente sì. Il settore energetico sta vivendo una fase di profonda trasformazione nella quale le fonti fossi- li vengono sempre più sostituite da quelle rinnovabili con importanti benefici, dal contenimento delle emissioni cli- ma alteranti ad una riduzione del prezzo medio della pro- duzione di energia elettrica – dato che le fonti rinnovabili non sono influenzate dalle fluttuazioni delle commodity petrolifere – con evidenti impatti positivi anche in termini di indipendenza energetica per il nostro Paese. Dall’inqui- namento alla qualità della vita nelle nostre città, sempre più densamente abitate, le sfide future sono strettamen- te interconnesse tra loro e legate a doppio filo alle atti- vità umane. La decarbonizzazione, se condotta attraver- so un maggiore ricorso al vettore elettrico, rappresenta la migliore risposta a molte delle sfide future grazie ad una progressiva crescita dell’impiego dell’energia elettrica ne- gli usi finali. L’Europa ha oggi un ruolo di leadership con-

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=