Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2017

IL FUTURO DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA VITA ASSOCIATIVA CIVILTÀ DEL LAVORO IV • V - 2017 69 NATA NEI PRIMI anni Sessanta, la Politica agrico- la comunitaria (Pac) è la più importante e la più conso- lidata fra le politiche dell’Unione europea. Dopo diverse riforme, resesi necessarie per adattarla alle emergenze e alle tendenze che si sono succedute negli anni – dallo smaltimento delle eccedenze di produzione alle crisi dei mercati – essa è approdata all’attuale regolamentazione, soluzione di compromesso dopo lunghe trattative fra i va- ri organi dell’Unione e i 28 stati membri. Giunti in prossimità della sua scadenza naturale, fissata al 2020, è ora il momento di tracciare un bilancio e avanza- re proposte per il futuro. Con un approccio del tutto nuo- vo rispetto al passato, l’Europa chiede ai suoi 500 milioni di cittadini-consumatori opinioni e idee sulla validità della Pac e del suo attuale impianto, sui problemi irrisolti, sul- le necessità imposte dall’inquieto scenario internaziona- le e comunitario, sull’avvenire stesso di una politica euro- pea per l’agricoltura. In primis, l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea po- ne una lunga serie di questioni, che riguardano anche la dotazione del bilancio dell’Unione a 27 Stati membri: in quest’ottica, è indispensabile assicurare alla Pac, anche in » Le proposte del Gruppo Agricolo in vista della scadenza europea del 2020

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