Bologna 2021 - Convegno Nazionale "La grande transizione"

per dare sicurezza, per dare futuro, per guardare avanti e non conservare soltanto il passato. Ne abbiamo davvero bisogno, credo che ce lo chiedano i tanti che guardano a noi con speranza, con fiducia, in una concertazione nuova, in una capacità anche di mettere da parte quello che divide e di cercare quello che unisce, come avrebbe detto San Giovanni XXIII. La nostra regione ha una storia così particolare che sa unire il piccolo e il grande, l’antico e il nuovo, l’umano e anche il necessario e andare oltre questo, i rapporti così intensi e allo stesso tempo con un rigore produttivo. Ecco, credo che proprio per questo abbiamo insieme una grande opportunità di questa transizione. Se ciò non avverrà, rischieremo di vivere nel passato. Abbiamo ricevuto tanto dagli uomini, dai nostri padri, che hanno saputo guardare il futuro e consegnarci il futuro. Noi dobbiamo esattamente fare questo in questo momento permettendoci di trasformare e rendere una difficoltà una grande opportunità, nella consapevolezza di un destino comune, del pensarsi insieme e, vorrei concludere, in quella grande differenza che papa Francesco ha ricordato agli imprenditori a Genova: la differenza fra gli speculatori e gli imprenditori. Voi rappresentate la grande tradizione di una regione che ha saputo unire il piccolo e il grande, che ha mantenuto fortemente i piedi per terra, ma allo stesso tempo ha saputo accogliere e guardare lontano. Oggi abbiamo la necessità che questa vostra capacità imprenditoriale, con rigore, con visione, sappia aiutare il Paese e l’Europa a essere degne dei nostri padri per guardare e spendere la tanta sapienza umana e intellettuale permettendo il futuro per quelli che ci sono e per quelli che verranno. Finisco ricordando queste parole, appunto, che papa Francesco ha rivolto e che credo siano per noi e per voi la conferma di quello che rappresentate. Se uno rappresenta qualcosa e se lo vive per sé, si compiace. Noi non dobbiamo compiacere, perché la vera soddisfazione, credo, per tutti quanti voi, è quella di vedere qualcuno che sta meglio. È quella di vedere qualcuno che trova futuro. È quella di vedere uno straniero diventare italiano. È quella di vedere personalmente i vostri nipoti e di pensare a quello che appunto ci supererà. Questo credo che sia quello che noi profondamente vogliamo, per cui vale la pena spendersi e rischiare, avere anche il gusto di rischiare qualcosa di nuovo, perché La grande transizione 20

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