Roma 2022 - Convegno Nazionale "Tecnologia e innovazione per una transizione energetica"

Non è finita qui la storia! Scusate se mi dilungo un po’ ma credo che sia importante. Dopo il tema del mercato, che poi creò tutte le cose di cui oggi stiamo cercando di occuparci chiedendo delle modifiche, che francamente non stanno arrivando, nel 2015 successe un’altra cosa. Diciamo che fatti i mercati dell’energia, il tema dell’economicità e della sicurezza erano scomparsi completamente dall’agenda delle politiche energetiche e quello che è diventato prioritario nelle politiche energetico, è stato giustamente il tema dell’ambiente. Il tema dell’ambiente è stato condizionato da due fatti che sono capitati nel 20142015: il primo è la mini crisi del 2014-2015 con il crollo dei prezzi dell’energia e il blocco totale degli investimenti nelle fonti fossili. Sono sette, otto anni che non si investe più nelle fonti fossili quindi siamo arrivati a questa crisi con un sistema di produzione di energia fossile, completamente fermo; il secondo fatto è ovviamente il trattato di Parigi del 2015 che impegna i governi a mantenere la temperatura sotto i due gradi con tutte le conseguenze che si sono avute perché questo, a sua volta, ha impattato sugli investimenti dell’energia. Ricorderete che nel 2016 è stata fatta la Task Force on Climate-Related Financial Disclosures, nel 2018 la HighLevel Expert Group on Sustainable Finance e nel 2020 si è arrivati alla tassonomia che di fatto, salvo che per il gas che è ancora da vedere perché non è ancora stata discussa completamente la questione, che impedisce di finanziare le fonti fossili. Analizziamo allora due cifre perché è importante capire l’Europa, che sta gestendo degli obiettivi estremamente ambiziosi in termini ambientali, che contributo può dare al tema ambientale globale. Nel 1980 l’Europa e l’Asia producevano 4 miliardi di tonnellate di CO2. Nel 2020 l’Europa produce 2 miliardi e mezzo di tonnellate di CO2, quindi lo ha ridotto fra un terzo e la metà, e l’Asia produce 20 miliardi di tonnellate di CO2. Qualsiasi sforzo gigantesco quindi fatto dall’Europa per la riduzione della CO2, senza un intervento massiccio da parte dell’Asia, è destinato ad avere conseguenze assolutamente irrisorie sul sistema ambientale. Tecnologia e innovazione per una transizione energetica 24

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