Roma 2022 - Convegno Nazionale "Tecnologia e innovazione per una transizione energetica"

Il tema delle fonti fossili non può essere esaurito in termini così perentori come è stato fatto nel passato. Farei una breve digressione sul tema di come si è arrivati a questo tipo di politica energetica. Sapete che le politiche energetiche devono ottemperare tre esigenze: di assicurare la sostenibilità ambientale, ma anche la sicurezza degli approvvigionamenti e l’economicità delle forniture. Ci sono tre temi contemporaneamente che vanno affrontati e vanno affrontati con degli strumenti adeguati. Se noi facciamo un po’ la storia di quello che è avvenuto nel passato, ci accorgiamo che purtroppo per una miopia un po’ di tutti i governi a livello internazionale, questi temi non sono mai stati affrontati in modo unitario, ma di volta in volta si è affrontato il tema che l’emergenza poneva in quel momento. Nel dopoguerra, per vent’anni, il tema della politica energetica non c’è stato, c’era Mattei che si occupava della sicurezza degli approvvigionamenti italiani e la diversificazione, il gas, però c’era il petrolio abbondante e a buon prezzo che costava 2 o 3 dollari al barile, quindi non c’erano problemi da affrontare in termini di sicurezza degli approvvigionamenti e, come dicevo, solo l’Italia che usciva dalla guerra, massacrata e con gravi problemi di approvvigionamento, si era posta il problema. Ma tutto cambia dopo la guerra dello Yom Kippur. Dopo quella guerra voi ricorderete, dato che siamo tutti diversamente giovani per non rammentarlo, le domeniche a piedi. Io andavo a trovare la mia fidanzata facendo decine di chilometri perché si erano interrotti tutti i trasporti. La risposta che venne data allora vide nella sicurezza degli approvvigionamenti il problema principale, l’obiettivo delle politiche energetiche. Nel 1975 il Ministro dell’Industria era Donat-Cattin. Sapete che cosa decise Donat-Cattin in quell’occasione? Di rendere meno burocratici i tempi e le modalità per gli investimenti nell’energia e di rilanciare il nucleare. C’era Caorso che aveva dei problemi di permessi e Donat-Cattin diede, nel piano energetico che venne approvato nel 1975, la possibilità di accelerare sui tempi della realizzazione dei grandi investimenti energetici. 2. I Cavalieri del Lavoro e il nuovo paradigma energetico 21

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