Roma 2022 - Convegno Nazionale "Tecnologia e innovazione per una transizione energetica"

il centro-sud è veramente straordinaria. Secondo me non l’ha ancora percepita, ma quando la percepirà, visto che i pannelli li mettiamo anche al nord e talvolta anche le eliche, secondo me sarà un cambiamento, per loro, incredibile. È un’opportunità straordinaria per un centro-sud che per tanto tempo ha fatto fatica. Il mio augurio quindi è che la cosa sia compresa, accettata e messa in opera. Una battuta sul governo Draghi. Credetemi che ha fatto molto: l’installazione dei pannelli fotovoltaici, undici piani di eolico, ha dato indicazioni certe per i rigassificatori, ha spiegato e dato via libera all’utilizzo di energie come il geotermico. Complimenti! Su questo peraltro abbiamo la burocrazia. Anche in Piemonte, soprattutto in Piemonte, ma credo in molte altre regioni, il paesaggio batte il solare e l’eolico quindi non arrivano le autorizzazioni. L’osservatorio Regioni 2030 pubblicato da “Il Sole 24 Ore” pochi giorni fa, diceva che il 70% dei progetti sulle rinnovabili è stato bloccato da vincoli paesaggistici. Ma io vedo il Paese che è pieno di tralicci, vedo il Paese che è pieno di fili fra i tralicci, ma voi li vedete ancora? Io non li vedo più. Infatti gli stranieri sono talmente abituati, specie i tedeschi ma anche i danesi e gli svedesi, a vedere le loro pale eoliche e i loro pannelli solari, meno di noi, l’eolico di più, che dicono: come mai in Italia non si vedono? Lo stupore è per il contrario perché la gente si è abituata a un paesaggio che ha le pale eoliche. Siamo tutti difensori del Colosseo, del Golfo di Napoli, ma forse qualche maggiore apertura, che credo che Draghi vorrebbe, non sarebbe male. Un altro tema che non è detto che voi conosciate riguarda le banche. Mi direte: Maurizio, ci sono pochi banchieri qua, non ci riguarda. Veramente noi abbiamo una pletora di nuove normative, così tante che c’è già un grosso problema di coordinamento perché il Parlamento, il Consiglio Europeo, l’Eba, l’Esba, la Bce, stanno tutte chiedendo dati non uguali e stanno insistendo sull’aspetto del rischio di credito per le banche. Voi ancora non lo sapete ma avrete adesso, presto, addosso le banche a richiedervi dati perché per poter comunicare per tutto quello che ci chiedono, dovremo dare, noi banche, dati che ci fornirete voi. Ce ne stiamo già occupando, credo anche Tecnologia e innovazione per una transizione energetica 134

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