Roma 2022 - Convegno Nazionale "Tecnologia e innovazione per una transizione energetica"

rinnovabili. Poi il discorso dei rifiuti che è sicuramente un altro degli elementi fondamentali perché i rifiuti ci saranno anche nel 2050 e oltre. Poi c’è il concetto di come si trasmette l’energia. L’energia sicuramente si trasmette in due modi: uno è l’energia elettrica e l’altra è la molecola. Quanta percentuale dell’una e dell’altra ci sarà? Non lo so. Certamente trasmettere l’energia elettrica è molto più semplice e molto più efficiente che trasmettere le molecole, però le molecole serviranno perché ci sono certe cose che con l’energia elettrica non si possono fare, pensiamo alle acciaierie, agli hard to abate. Avremo bisogno sicuramente di idrogeno per questo. Quale idrogeno, poi su questo farò un accenno, ma ci sarà bisogno, ad esempio, di combustibili o di vettori di energia che difficilmente potranno essere energia elettrica. Pensiamo alle navi: le navi hanno un problema nel caso dell’energia elettrica. O facciamo un salto tecnologico nelle batterie e cambiamo la tecnologia delle batterie verso una strada che oggi non conosciamo oppure dovremo portare a bordo dei vettori di energia. Quali sono i vettori di energia? L’idrogeno è un disastro portarlo a bordo perché diventa liquido a meno 250 C° e porta pochissima energia. Potremo portare probabilmente l’ammoniaca. Abbastanza difficoltosa da gestire su una nave ma comunque un mezzo di trasporto dell’energia sicuramente efficace, avremo sicuramente di una rete. Ci possono essere delle altre soluzioni? Sicuramente, si sta studiando per produrre idrogeno a bordo attraverso steam reforming e cattura della CO2. Però abbiamo un piccolo problema, questa CO2 poi la dobbiamo dare a qualcuno perché non la possiamo ributtare a mare altrimenti non abbiamo risolto il problema. Altra possibilità sono gli small modular reactor che si stanno studiando in maniera molto avanzata da parte di molte aziende. Soltanto in Italia abbiamo la Newcleo che ha avuto finanziamenti per circa 300 milioni di euro proprio per continuare e sviluppare questi reattori. Loro prevedono in sette-dieci anni di avere i reattori piccoli, quelli da 10 megawatt che sono reattori raffreddati tendenzialmente a piombo e come generazione dovrebbero essere della quarta generazione. Ma c’è Ansaldo Nucleare che sta conti125 5. L’impresa e la sfida dell’innovazione per la transizione energetica

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