Roma 2022 - Convegno Nazionale "Tecnologia e innovazione per una transizione energetica"

diamo è che il price cap sul gas è molto difficile per il momento, quello che si vede è il decoupling. Secondo lei è sufficiente o senza price cap analizzando i temi che lei sta ponendo non se ne esce. AURELIO REGINA Guardi le rispondo anche su questo, però mi faccia completare prima. Questo quadro, come lo abbiamo fronteggiato come Paese? Perché non tutti i paesi l’hanno affrontato alla stessa maniera. Noi l’abbiamo fronteggiato lavorando a stretto contatto con il governo, passo passo. Un governo, che, nelle condizioni in cui ha operato, con i limiti con cui ha operato, ricordo che il debito pubblico italiano è un debito ingente e, tra l’altro, è cresciuto dopo i due anni di pandemia, incrementandosi di 200 miliardi, un governo che non ha voluto, giustamente, operare uno scostamento di bilancio, ha messo sul piatto delle imprese italiane, con i crediti di imposta dei quattro trimestri, l’ultimo come sapete, incompleto e per il mese di dicembre è stato lasciato in eredità al nuovo governo, come argomentavo, ha messo sul piatto 26 miliardi di euro probabilmente tendenti a 30, che sono esattamente il 50% dei maggiori introiti che lo Stato Italiano ha avuto per la crescita e per i maggiori introiti ottenuti. Diciamo quindi che l’impegno è stato significativo. È sufficiente? Non è sufficiente, vista la situazione presente, visti i dati allarmanti, meno 15% di riduzione dei consumi mese su mese, anche se è il mese di agosto, il mese deputato alle manutenzioni, si evidenzia una linea di tendenza che fa presagire la chiusura delle imprese. Possiamo progettare tutti i mercati e le tecnologie del futuro possibili, ma se oggi non diamo una risposta seria, forte, non otterremo nulla. Una risposta che difficilmente può essere solo italiana perché il prossimo governo, di qualunque colore sia, si troverà con una bolletta più alta, non avrà nel bilancio pubblico i maggiori introiti dalla crescita perché la crescita sarà inferiore, si troverà con tassi di interesse crescenti quindi con un debito pubblico che dovrà progressivamente finanziare gli investimenti in misura maggiore quindi con meno spazi di manovra. La risposta deve essere sicuramente a livello europeo. 115 5. L’impresa e la sfida dell’innovazione per la transizione energetica

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=