Roma 2022 - Convegno Nazionale "Tecnologia e innovazione per una transizione energetica"

Questa è un po’ l’impostazione che abbiamo messo in campo. Noi siamo stati pionieri in questo ma è una piattaforma veramente notevole in Italia con tantissimi player. Pensiamo a un dato che a me ha spaventato quando ho razionalizzato questo numero: nel 2021 la massa dei prodotti umani ha superato la biomassa della natura. Questo valore era il 3% nel 1900 e il 10% nel 1960. In pratica, se noi continuiamo a crescere senza fare di più con meno quindi a non disaccoppiare lo sviluppo e le materie, rischiamo un collasso totale. Questi numeri ci spiegano la crisi delle materie prime, perché è un fenomeno esponenziale, stiamo crescendo con la richiesta di materie prime. Dopo il Covid è esploso questo problema evidenziato, ma è palese che chi guardava i fenomeni esponenziali si stava accorgendo che questa era una preoccupazione significativa. C’è un problema dell’inquinamento perché se io inquino poco, diciamo il 10% in mezzo alla natura, la natura si rigenera, ma se occupo grandi spazi l’effetto antropico avrà degli impatti molto rilevanti. C’è anche un problema geopolitico, specialmente per realtà come quella europea e in particolare quella italiana che è molto dipendente, non soltanto dall’aspetto energetico, dove si trovano delle risorse, ma anche dal punto di vista delle materie prime. Allora, nel momento in cui si fa innovazione, il sacchetto, il packaging, i prodotti per l’agricoltura, i lubrificanti, i biolubrificanti, i bioerbicidi, cioè tutte le filiere dei prodotti, mentre si fanno questi prodotti, si stanno studiando le filiere integrate che si collegano con filiere già esistenti nel Paese. Per esempio, nel nostro impianto di Mater-Biotech di Bottrighe (RO), stiamo lavorando per usare gli scarti di cellulosa che sono nei depuratori, per farci gli zuccheri per il biobutandiolo. Stiamo lavorando con Melinda per utilizzare gli scarti delle mele per fare la stessa cosa. Stiamo lavorando con gli scarti dei pannolini per utilizzarli come zuccheri. Per quanto riguarda gli oli invece stiamo lavorando sul cardo per rigenerare i suoli desertificati, riportando materia organica in suolo e, allo stesso tempo, avendo oli e mangime per gli animali riportando aree che non sarebbero utilizzate, in aree rivitalizzate e collegando insieme una serie di attori: Melinda, Fileni, Colussi che 99 5. L’impresa e la sfida dell’innovazione per la transizione energetica

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=