Civiltà del Lavoro, n. 6/2023

40 PRIMO PIANO Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2023 di Mario RIZZANTE L’ultima grande invenzione DELL’UMANITÀ ingresso dell’Intelligenza artificiale nelle nostre vite rappresenta un momento che richiama alla mente il primo impatto del web negli anni Novanta del secolo passato. Come in un dejà vu, percepiamo i segnali inequivocabili di un cambiamento epocale, ma ancora fatichiamo a immaginare dove ci porterà. Se l’ascesa di Internet ha trasformato la società, l’Intelligenza artificiale sta portando l’innovazione tecnologica a nuovi livelli, rivoluzionando la nostra vita. Nell’ultimo anno, tutto il mondo ha scoperto con ChatGPT la potenza e la pervasività di questi strumenti, rimanendone affascinato e in parte soggiogato. Sull’onda di questo entusiasmo, c’è una naturale e diffusa tendenza a sovrastimare ciò che accadrà nei prossimi due anni, ma si sottostima ampiamente ciò che accadrà tra dieci anni. Di fatto oggi stiamo vivendo una prima fase di grande accelerazione, in cui grazie all’Intelligenza artificiale, pensiamo semplicemente a migliorare ciò che già sappiamo fare. Questa fase ricorda un po’ i primi siti Internet delle aziende, che erano una sorta di brochure messa sul web. Nella seconda fase, che inizierà nei prossimi anni, faremo qualcosa che prima non esisteva, nuove attività. Infine, ci sarà una terza fase in cui verranno generati nuovi modelli di business, ora ancora non immaginabili, proprio come è successo nella new economy. Pensiamo a come Airbnb ha cambiato il turismo, Uber la mobilità. Nei prossimi anni, l’Intelligenza artificiale ci porterà a ripensare da zero i nostri mestieri. Ma già oggi il suo ingresso nella nostra quotidianità ha iniziato a imporre dei cambiamenti. Ad esempio, tutti i processi di “assettizzazione” della conoscenza in azienda possono essere resi più efficienti attraverso l’uso dell’IA generativa ed è quello che già aiutiamo a fare molti dei nostri clienti. In questi contesti, non è necessario riaddestrare il modello, cosa che sarebbe molto costosa; basta estenderlo ai temi core dell’azienda. In questo modo, è facile creare per ogni dipendente una sorta di copilota intelligente in grado di aiutarlo nel compito che deve svolgere. La conseguenza è un aumento della produttività, senza una sostituzione delle persone, in quanto le macchine oggi non sono ancora veramente intelligenti, ma sono solo predittive. È sempre necessario un essere umano che possa verificare, approvare e, dove occorre, rielaborare l’output fornito dalla macchina. Mario Rizzante L’

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