Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2023

55 Civiltà del Lavoro | agosto • settembre • ottobre 2023 FONDAZIONI generati dalle scelte del passato sul mondo che loro si troveranno a vivere. Vogliamo dare spazio a questo bisogno e rimanere in ascolto attento di quanto hanno ancora da dire». Tra le opere esposte, tre sono quelle vincitrici del concorso. Caterina Dondi, prima classificata, con la serie fotografica Ordinare Senza Spostare ragiona sul concetto di degrado; Giuseppe Raffaele, con la tecnica mista Espositore di Luoghi capovolge il concetto di cartolina per far conoscere realtà dimenticate; Giulia Pirri, attraverso la stampa fotografica Curae documenta la raccolta di foglie secche cadute al suolo, cucite con cotone biodegradabile. Menzione speciale per l’opera Decay di Federico Ferroni, un planisfero in alto rilievo realizzato con scarti industriali segnati da una sostanza che corrode la superficie metallica nei punti del pianeta in cui la luce artificiale diventa metafora dell’aggressione alla natura. L’opera con una solidità materica d’impatto - osserva Di Amato - ben rappresenta la visione globale, l’urgenza di un intervento per la sostenibilità e la valorizzazione dei materiali di recupero, così vicini all’agire della Fondazione Maire. (F.B.) Caterina Dondi, con “Ordinare Senza Spostare” ragiona sul concetto di degrado; Giuseppe Raffaele, con “Espositore di Luoghi” capovolge il concetto di cartolina per far conoscere realtà dimenticate; Giulia Pirri, con “Curae” documenta la raccolta di foglie secche cadute al suolo Fabrizio Di Amato è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2016. È presidente di Maire Tecnimont, tra i principali contractor di impiantistica e ingegneria italiani. Oggi il Gruppo è attivo nei principali mercati energetici mondiali, in 40 paesi con 50 società per oltre 9.300 dipendenti Decay, Federico Ferroni

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