Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2023

11 Civiltà del Lavoro | agosto • settembre • ottobre 2023 PRIMO PIANO di un’alleanza generazionale. Perché chi ottiene di più sa di dover avvertire su di sé una maggiore responsabilità nel promuovere il benessere complessivo della comunità in cui vive. IMPRESE INDICANO SENSO DI MARCIA L’avanzamento della società non è mai la risultante esclusiva di decisioni assunte dai governi pro-tempore, ai vari livelli istituzionali. A delineare il modello sociale e la concreta qualità del vivere, sono prima di tutto le soggettività e le forze che compongono la società, che animano la sua economia, che interpretano ed elaborano la sua cultura, la sua etica civile. Insomma – riprendo un tema ricordato dal presidente Maurizio Sella - è il capitale sociale di un paese la prima fonte di energia. E le imprese - con il lavoro, le competenze, le tecnologie che valorizzano - ne sono parte rilevante, partecipano a pieno titolo alla dirigenza di un paese. Concorrono a indicare il senso di marcia. Muovono interessi e ne creano di nuovi. Aprono frontiere, mettono in movimento persone, incidono su luoghi e territori. Il valore sociale dell’attività economica delle imprese, ha acquisito significati ancora più profondi in tempo di mercati globali e di interdipendenza. Il valore sociale passa – come prescrive la Costituzione - dal necessario rispetto della dignità del lavoro, della sua sicurezza, della tutela della salute, dell’ambiente, dell’insieme dei diritti sociali; e il valore che le imprese esprimono si amplia ulteriormente per il loro carattere di moltiplicatore delle opportunità, per le conoscenze che trasmettono, per le innovazioni che migliorano produzioni e prodotti, arricchiscono le condizioni di vita comune. ITALIA CONDUTTORE DEL TRENO EUROPEO Le imprese sanno bene come la sfida europea non sia altro da noi. Come l’Italia non sia un passeggero del treno Europa del quale controllare i titoli di viaggio, ma ne sia uno dei conduttori, un artefice insostituibile. La capacità di indirizzare le risorse verso obiettivi strategici comuni, il potenziamento delle filiere europee del valore sono fatti ed esperienze quotidiane dell’attività di governo e sono essenziali per affrontare le turbolenze, le sfide odierne che il Ministro Urso poc’anzi richiamava. Se l’Europa, talvolta, stenta a dispiegare la forza del suo insieme, la sua massa critica di risorse materiali e morali, di tecnologia e di creatività, di civiltà e di capacità, ciò è dovuto a una costruzione ancora incompleta, all’attardarsi in polemiche sterili sulla necessità di essere coesi e tempestivi, e non lenti e separati, a fronte dei problemi. Voi siete tutti testimoni della capacità del Paese di raggiungere traguardi d’eccellenza, di saper innovare con creatività e coraggio Sergio Mattarella con i Cavalieri del Lavoro che appartengono all'Ordine da 25 anni

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