Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2023

10 PRIMO PIANO Civiltà del Lavoro | agosto • settembre • ottobre 2023 innovo le congratulazioni ai Cavalieri del Lavoro che hanno appena ricevuto le insegne e a coloro che hanno conseguito questo prestigioso riconoscimento venticinque anni addietro. Il messaggio che proviene, ogni anno, da questa cerimonia è strettamente connesso con il carattere della nostra Repubblica. Perché la Repubblica ha scelto di porre, solennemente, a suo fondamento - a fondamento della Costituzione - il lavoro. Esprimendo così una convinzione e una constatazione. Che il lavoro, nelle sue diverse e plurali declinazioni, sia l’attività che concorre al progresso materiale e spirituale della società. È tema che si connette, direttamente, a quello dell’essere cittadini, della cittadinanza. LAVORO, DIRITTO E DOVERE L’art. 4 della Costituzione è quello che descrive, meglio di ogni altro, ciò di cui parliamo. I cittadini sono titolari di diritti e di doveri. Tra questi il diritto al lavoro, e l’impegno costituzionale – sottolineato con un apposito articolo - chiama a promuovere le condizioni per renderlo effettivo. Titolarità di un diritto dunque e, insieme, attribuzione di un dovere: quello di svolgere un’attività o una funzione che, appunto, concorra alla crescita materiale o spirituale della società. Una simmetria tra diritti e doveri dell’essere cittadini che troviamo in molte parti della Carta - a partire dai doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, sociale - sino all’art.53 sul dovere di ciascuno di concorrere alle spese pubbliche in ragione della sua capacità contributiva. Vi è un forte collegamento tra il carattere liberale e democratico della nostra Costituzione e la scelta di fondare la Repubblica sul lavoro. Il valore del lavoro - accanto ai numerosi articoli in cui viene richiamato - all’art. 41 ci indica come l’iniziativa economica privata sia libera, stabilendo, anche qui, un preciso collegamento e affermando il principio che, attraverso di essa, si esprime anche il diritto/dovere al lavoro, concorrendo al progresso della società. Ecco il fondamento del vostro essere qui stamane. TESTIMONI DI ECCELLENZA Voi siete tutti testimoni della capacità del Paese di raggiungere traguardi d’eccellenza, di saper innovare con creatività e coraggio, di competere sui mercati offrendo alta qualità, di creare lavoro, contribuendo alla crescita sociale. E la crescita, la coesione della società guarda al futuro. Mi congratulo anche con i giovani Alfieri. Hanno ottenuto nei loro percorsi di studi le valutazioni più elevate. Non bastano doti personali e l’impegno per conseguire alti traguardi: è necessaria anche la passione. Sentimento che - vi auguro - non vi abbandoni mai. Questa cerimonia – con la presenza degli Alfieri - reca il segno Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica R di Sergio MATTARELLA UN FUTURO di crescita e coesione

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